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È appena uscito il trailer di The Odyssey di Christopher Nolan e ovviamente è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.
Il ministero della Giustizia americano ha fatto prima sparire e poi ricomparire una foto di Trump con Epstein Il Department of Justice sostiene che tutto è stato fatto per «proteggere delle potenziali vittime di Epstein» ritratte nella foto.
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.

Cosa sono e come funzionano i digital sex party

31 Marzo 2020

Riusciranno le orge digitali su piattaforme come Zoom a occupare un posto fisso nelle nostre abitudini sessuali, o si tratta solo di un fenomeno momentaneo, l’unico in grado di sostituire qualcosa che, a causa del Coronavirus, in molti non riescono a fare per motivi di distanza? È ciò che Isabelle Kohn si domanda su Mel Magazine, un articolo che partendo dal caso particolare di New York, estende il discorso a ogni Paese, spiegando cosa siano i “digital sex party” e chiedendosi se avranno futuro nella nostra società.

Quello a cui ha preso parte Kohn «è un “open love club” esclusivo, come lo chiamano alcuni utenti, curato e riservato soltanto agli abitanti di New York», e più precisamente, ai membri della New Society for Wellness, una comunità privata impegnata a «coltivare la cultura del consenso, incoraggiando la rimozione della vergogna sulle tematiche sessuali di qualsiasi tipo», come si legge sul sito internet. Con l’idea di ricreare le esperienze proposte ai membri del club nella Manhattan Clubhouse, tra seminari sull’erotismo e aperitivi con atmosfere promiscue, la Nsfw ha dato vita a una sorta di edizione digitale, «che non ha lo scopo di concludersi in un’orgia digitale», continua Kohn, «ma che vuole solo riprodurre quelle serate sensoriali che organizzavano dal vivo. Ieri sera per esempio c’è stata una performance musicale di Kat Cunning, seguita da un dj set con musica stimolante e da una serie di esibizioni erotiche progettate per intrattenere tutti noi 67 utenti connessi». Per partecipare è stato semplice: ha pagato 25 dollari (10 per i membri), ha aperto il link privato della chatroom su GetVokl inviatole per mail, e si è ritrovata nel party. Quattro schermi (si vedono pochi partecipanti alla volta) e uno più grande, centrale, in cui avviene l’intrattenimento principale e da cui il team controlla che tutto proceda senza problemi.

Piacciano o meno, mentre il mondo combatte contro il COVID-19, il modo in cui le persone si “frequentano” e fanno sesso si è totalmente trasformato. «Alla fine è la stessa cosa di fare aperitivo virtuale con i nostri amici. Non è come farlo davvero, perché la distanza sociale si percepisce sempre. Ma connetterci, bere qualcosa insieme anche se in case separate, rende tutto più sopportabile. Per il sesso è uguale». Mentre gli appuntamenti online e i collegamenti per single e amanti separati sono diventati rapidamente il nuovo standard sessuale, NSFW e altri club in tutto il mondo hanno capito che le loro serate sarebbero potute semplicemente spostarsi da un’altra parte, senza stravolgerle. È accaduto su Zoom a Londra, in cui il leggendario sex club londinese, il Killing Kittens, ha organizzato un’orgia in maschera per 100 persone tramite videochiamata.  «Tutto ciò che puoi fare a una festa, puoi farlo su Internet», ha spiegato Daniel Saynt, fondatore di Nsfw. «Il sesso potrebbe apparire diverso perché ovviamente manca il contatto fisico, ma è ancora sesso, o quanto di più vicino esista, se vivi senza un partner. E poi così è tutto sicuro, e anche socialmente responsabile».

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