Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Die hard è diventato un libro per bambini, ed è violentissimo

«Allora, ascoltate. Era la sera della vigilia di Natale e in tutto l’edificio non si muoveva un’anima. Tranne quattro teste di cazzo nell’ingresso posteriore in formazione di copertura». Sì, Die Hard – Trappola di cristallo sta per diventare una favola per bambini. E no, non inizia con le parole di Theo, ma c’è McClane che scrive sulla maglia di un terrorista accoppato: «Ora ho una mitragliatrice Ho Ho». Die Hard Christmas: The Illustrated Holiday Classic, in uscita il 17 ottobre negli Usa, sembra un tributo riuscito alla yippee ki-yay maniera di affrontare il pericolo, quella di un poliziotto che salva il mondo dai terroristi ma non riesce a far funzionare il proprio matrimonio. Nelle illustrazioni di J.J. Horner, che si possono sbirciare in anteprima su Amazon, si vede un McClane con l’inconfondibile canottiera lercia, sempre più sporco, sanguinante e sfasciato. Piuttosto strano per un libro pensato per i bambini.

I testi, di Doogie Horner, sono ispirati al tradizionale poema americano Twas the Night Before Christmas e contaminati con le immagini e le citazioni di Die Hard, due classici, entrambi in qualche misura “pop”. Die Hard, per quanto sia considerato un ottimo action degli anni Ottanta (su RottenTomatoes ha un gradimento di critica e pubblico che si aggira intorno al 90%), deve il suo successo al fatto di essere un film “confortevole”, di cui tutti, cioè, conoscono ogni sviluppo e citazione. Allo stesso modo, il libro sembra cercare l’attesa del momento in cui i fan pensano: «Sta per dirlo». Ad esempio, quando John, strisciando nel condotto di areazione, imita la voce di Holly: «Vieni in California, vedrai che bello, ci divertiremo da matti».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.