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Il neo Presidente del Cile José Antonio Kast ha detto che se Pinochet fosse ancora vivo voterebbe per lui Ed evidentemente anche questo è piaciuto agli elettori, o almeno al 58 per cento di quelli che hanno votato al ballottaggio e che lo hanno eletto Presidente.
Dopo l’attentato a Bondi Beach, in Australia vogliono introdurre leggi durissime sul porto d’armi visto che quelle usate nella strage erano tutte detenute legalmente Intestate tutte a Sajid Akram, l'uomo che insieme al figlio Naveed ha ucciso 15 persone che si erano radunate in spiaggia per festeggiare Hannukkah.
Nonostante diversi media parlino già di omicidio e accusino il figlio Nick, della morte di Rob Reiner e di sua moglie Michelle non si sa ancora quasi nulla La polizia di Los Angeles ha confermato solo il ritrovamento dei cadaveri e l'inizio di un'indagine che contempla anche la «possibilità di omicidio».
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Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.

Un libro racconta la storia del poeta che ispirò Delitto e castigo

11 Novembre 2021

In The Sinner and the Saint, Kevin Birmingham (già autore di un volume in cui analizzava l’Ulysses di Joyce) racconta le vicende che portarono Dostoevskij a scrivere Delitto e castigo, la cui pubblicazione ha segnato un punto di svolta sia per l’autore che per la storia del romanzo. Come riporta il New York Times, Birmingham analizza la biografia di Fyodor Dostoevsky: «Stava entrando nella fase più bella della sua carriera», scrive infatti riferendosi al periodo de L’idiota, I demoni e I fratelli Karamazov.  Secondo Birmingham, Dostoevsky non era un narratore schematico come viene dipinto, di solito partiva invece da frammenti di conversazione, la voce di una persona, un’immagine memorabile: l’intenzione del biografo è quella di mettere il focus sull’ispirazione di Delitto e castigo, il “poeta-assassino” Pierre-François Lacenaire, di cui Dostoevskij venne a conoscenza nel 1861. Famoso per essere un assassino e viveur, dopo un omicidio, racimolato il magro bottino con un suo complice, si regalò una cena e poi uno spettacolo. «Quello è stato un grande giorno per me», ha ricordato in seguito Lacenaire, «ho respirato di nuovo».

Lacenaire era un personaggio alquanto contraddittorio: una strana combinazione di spocchia e dissolutezza, si dice leggesse Il contratto sociale di Rousseau mentre aspettava sul pianerottolo di un appartamento una delle sue vittime. C’è da precisare che Raskol’nikov di Delitto e castigo non è letteralmente Lacenaire, nonostante anch’egli commetta un duplice omicidio e cerchi di convincersi come i proventi possano essere usati per un uso altruistico: dove Lacenaire era freddo e imperturbabile, Raskol’nikov è tormentato e confuso, indeciso tra idee e impulsi.

Birmingham indaga così la vita sorprendente e imprevista di Dostoevskij: dopo il clamore di Povera gente del 1846, fu poi messo alla gogna dalla critica per Il sosia, venne arrestato tre anni dopo per reati politici contro lo stato e quasi ucciso, quindi verrà spedito in Siberia, dove conoscerà la povertà di cui prima aveva solo scritto. Affascinato dagli assassini e dalle loro storie, lo scrittore era ipnotizzato dai loro racconti, sempre in bilico tra il vantarsi e l’impotenza di qualche istante dopo, oscillazione che Dostoevskij conosceva bene. In esilio per una decina d’anni, tornò a San Pietroburgo per scrivere Delitto e castigo, assemblato in condizioni di estrema difficoltà finanziaria, che Birmingham interpreta come se lo scrittore stesse «essenzialmente alzando la posta, corteggiando la rovina totale». 

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