Ha inaugurato il 2 febbraio a New York la più grande personale di uno dei padri della cultura alternativa americana anni '80.
La donna che ha fatto della cellulite sulle gambe un simbolo femminista è diventata un modello: cosa ci lascia Girls, di cui va in onda l'ultima stagione.
Marie-Amélie Sauvé, consulente e fashion director di T, ha appena fondato MasterMind, un nuovo magazine senza strategia digitale che punta sull'intelligenza.
O del perché possediamo più libri di quanti sia umanamente possibile leggerne: un comportamento più antico di quanto si pensi.
A quattordici anni da The O.C. e dieci da Skins il telefilm per adolescenti, un genere che sembrava finito, torna a far parlare di sé con alcuni titoli interessanti.
Compie 40 anni la cantante colombiana, famosa tanto per i suoi tormentoni quanto per i video in cui unisce la danza a un erotismo ridicolo.
Dall'Academy sembrano dire: avete visto quanti neri? Quanti gay? Quante minoranze? E così le statuette dell'Academy diventano un premio per il movimentismo.
Il film di Damien Chazelle non è solo nostalgia, ma anche la riscoperta della bellezza di andare al cinema in un'epoca in cui il cinema sembrava diventato un'altra cosa.
Il cinema, la tv, Roma, Napoli e The Young Pope (ora anche in America): un incontro con il regista premio Oscar.
Stella Bugbee dirige The Cut, il media del New York magazine che sta rivoluzionando l'editoria femminile. Ci ha parlato del suo modello, e di giornali del futuro.