Il film diretto da Edgardo Pistone, premiato alla Festa del Cinema di Roma e al cinema da oggi, racconta una storia in cui i corpi sono al centro e il male è reale, credibile e imperfetto.
Il suo nuovo film è la prosecuzione di un racconto che va avanti da tutta la sua carriera: Schrader parla di colpa, di afflizione, di redenzione e, soprattutto, di uomini soli.
Marinelli interpreta un Duce cialtronesco, macchiettistico e senza scrupoli, umanizzandolo ma senza sconti.
Il film del 2001 è il vero capolavoro del regista, un'opera aperta che si presta a un numero pressoché infinito di visioni.
Ha fatto la storia del cinema, certo. Ma si è cimentato con tutte le arti ed è stato un personaggio divertente e indecifrabile, un alieno, un talento totale.