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L’Iran ha nascosto le vere cifre dei contagi e dei morti per Coronavirus

È certo che in ogni parte del mondo i casi di Covid-19 siano stati (e continuino ad essere) sottostimati, soprattutto per via della difficoltà di reperire e fare i test. Alla difficoltà di effettuare un reale censimento dei casi, si aggiunge l’atteggiamento negazionista di alcuni Paesi. Ad aprile avevamo dedicato a questo problema un articolo dal titolo “Il Coronavirus non esiste“, in cui avevamo raccontato i cinque governi (bielorusso, turkmeno, tagico, nicaraguense e brasiliano) per cui il termine pandemia globale era «un’esagerazione quasi sbracata e il Coronavirus un raffreddore da curare con latte bollente e miele o vodka». Certi Paesi hanno deliberatamente nascosto le reali cifre dei contagi e dei decessi per motivazioni politiche. In Iran l’inizio dell’epidemia è coinciso con le elezioni parlamentari (e l’anniversario della rivoluzione islamica del 1979), tanto che in un primo momento la guida suprema Ali Khamenei aveva accusato i suoi nemici di voler usare la scusa del Coronavirus per sabotare le elezioni. Secondo lui i media stranieri stavano usando «ogni opportunità per scoraggiare la gente, anche con la scusa di malattie e virus».
Come ha rivelato oggi la Bbc, l’Iran avrebbe nascosto i veri dati relativi ai contagi e ai decessi: «Le nuove informazioni trapelate dall’Iran», si legge nell’articolo pubblicato poche ore fa, «rivelano che le autorità iraniane hanno reso noti numeri giornalieri significativamente più bassi nonostante registrassero tutti i decessi, il che fa pensare che i dati reali siano stati deliberatamente nascosti». Le informazioni in questione sono state inviate alla Bbc da una fonte anonima, e includono i dettagli dei ricoveri giornalieri, inclusi nomi, età, sesso, sintomi, data e durata dei periodi trascorsi in ospedale. I dati corrispondono a quelli di alcuni pazienti viventi e deceduti già noti alla Bbc. Secondo l’indagine, il numero di morti per Coronavirus sarebbe quasi il triplo di quanto affermato dal governo iraniano. Fino al 20 luglio ci sarebbero stati quasi 42mila decessi, contro i 14.405 registrati pubblicamente, con 451.024 contagi effettivi rispetto ai 278.827 denunciati. Non solo: il primo decesso si sarebbe verificato il 22 gennaio, un mese prima del primo caso ufficiale e il numero di persone infette è quasi il doppio delle cifre ufficiali: 451.024 rispetto a 278.827.

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