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La storia del ragazzo che ha finto di avere il Coronavirus ed è stato arrestato
Coronavirus e che i medici gli avevano detto che ora il virus si trasmetteva attraverso l’aria e che quindi era diventato molto più facile prenderlo. Brandin si è giustificato definendo il suo post “un esperimento sociale”. Il suo obiettivo era dimostrare che non si può credere a tutto ciò che si legge online. «Volevo dimostrare che è importante educare le persone a fare le proprie ricerche prima di assumere che tutto ciò che leggono o sentono sia vero». E ha aggiunto: «Molti amici mi hanno scritto per chiedermi come stavo e ho subito detto loro che quello che dicevo nel post era tutto falso».
Michael Lane Brandin, uno studente arrestato per aver mentito sul suo stato di salute, pubblicando un post su Facebook in cui diceva di aver contratto ilLe persone più ansiose hanno iniziato a chiamare l’ospedale locale, allarmate: come ci si può proteggere dal virus se è possibile contrarlo anche restando a più di un metro di distanza? Dopo l’ennesima telefonata il personale dell’ospedale ha iniziato a chiedere loro dove avevano letto una notizia simile. L’ufficio dello sceriffo della contea di Tyler è risalito a Brandin, l’ha contattato e gli ha detto di cancellare immediatamente il post e chiedere scusa. Sempre su Facebook, lo sceriffo ha comunicato che il 23enne sarebbe stato arrestato con l’accusa di falso allarme. Dopo una notte in cella è stato rilasciato con una cauzione di 1000 dollari e ora è in attesa di processo. «Ho una laurea in scienze della comunicazione di massa», continua a giustificarsi il ragazzo, «ho fatto quel post proprio per dimostrare quanto sia facile per chiunque pubblicare qualcosa online e causare il panico». Ottimo lavoro, Brandin.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.