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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Com’è il documentario su Robert Mapplethorpe

07 Aprile 2016

Dopo la presentazione al Sundance Festival di quest’anno, Robert Mapplethorpe: Look at the pictures, il documentario diretto da Fenton Bailey e Randy Barbato, ha debuttato su Hbo lo scorso 4 aprile. Il docu-film prende il titolo dalla celebre controversia che accompagnò la retrospettiva The Perfect Moment, che nel 1989 aveva raggiunto le cronache nazionali quando il conservatore Jesse Helms sventolò la foto “Larry and Bobby Kissing” di fronte al Senato americano, al grido di «Look at the pictures!». Dopo il debutto a Philadelphia nell’inverno del 1988, solo pochi mesi prima della morte di Mapplethorpe dovuta alle complicazioni dell’Aids, nell’estate dell’anno successivo la mostra fu al centro di un’accesa discussione sulla censura e i finanziamenti pubblici all’arte. I lavori del fotografo e artista di New York venivano per la prima volta presentati nella loro interezza, con un calcolo lungimirante dello stesso Mapplethorpe, sicuro dell’effetto che avrebbero fatto una volta esposti tutti insieme.

Il portfolio X, gli scatti di nudo che scandagliavano la scena omosessuale di New York e il corpo umano, quello Y, le nature morte e i fiori, e il portfolio Z, ovvero lo studio della black beauty, infatti, fecero scalpore, consacrando allo stesso tempo l’autore come uno degli interpreti fondamentali del secolo scorso. Oggi il lavoro di Mapplethorpe viene celebrato su più fronti: oltre al documentario, è in corso una doppia mostra negli spazi del Getty Museum e del LACMA di Los Angeles, che si concluderà il prossimo 31 luglio, mentre è in fase di pre-produzione un biopic sulla sua vita, con l’ex Dr. Who Matt Smith nei panni del fotografo e Zosia Mamet (la Shoshanna di Girls) in quelli dell’amica e amante Patti Smith.

Il documentario firmato da Bailey e Barbato si avvale di registrazioni audio originali dell’artista, intervallate dalle testimonianze di familiari, amici e ammiratori, e racconta di come la costruzione della sua carriera sia andata di pari passo con l’affermazione progressiva della fotografia come forma d’arte, equivalente alla pittura e alla scultura, personale battaglia che Mapplethorpe può senza dubbio annoverare nel suo lascito artistico.

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