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22:10 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Come i film “manipolano” la nostra mente

27 Agosto 2014

Il 29 e 30 luglio a Hollywood, in California, l’Academy ha presentato un incontro eloquentemente titolato “Movies In Your Brain“. Cineasti, studiosi di scienze cognitive e neuroscienziati si sono riuniti per discutere i risultati dei loro studi (o, per quanto riguarda i registi, della loro esperienza sul campo) inerenti all’attenzione degli spettatori durante la proiezione di un film.

Le loro scoperte si applicano particolarmente al campo delle pellicole d’azione. Prendete Iron Man 2, ad esempio – dato che Jon Favreau, il regista dei primi due film della trilogia dedicata al supereroe Marvel, era presente all’incontro. Tim Smith, vision scientist dell’Università di Londra, ha presentato una breve clip realizzata dal suo team di ricerca. Una telecamera ha registrato il posizionamento degli occhi degli spettatori in una delle sequenze più iconiche della pellicola, quella iniziale dello scontro tra Vanko e Tony Stark al Gran Premio di Monaco. Nel filmato, dopo aver raccolto i dati, gli scienziati hanno usato un software per creare una mappa del calore con le zone dello schermo dove si concentrava l’attenzione del pubblico. Ne è risultato che gli spettatori seguivano costantemente (e strettamente) l’azione: i volti dei supereroi, i duelli coi nemici, le repliche delle monoposto che saltano in aria.

Favreau ha riassunto i conseguimenti dello studio in una frase: «Tutto ciò a cui state guardando è reale. Quello che non state guardando è tutto finto». Nella pratica, l’esperienza dei registi li ha portati a considerare prima e innanzitutto la parte della scena su cui verrà convogliato lo sguardo del pubblico. «Calcoliamo costantemente dove riteniamo che andrà a posarsi l’occhio dello spettatore», ha detto Favreau, «e a come attrarlo verso quell’area, mentre nel contempo in una ripresa diamo la priorità a ciò che si può simulare. Il miglior strumento per gli effetti speciali è il cervello degli spettatori».

(via)

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