Come ogni anno dopo la fine del Coachella, Palm Springs sta tornando a svuotarsi dalle centinaia di migliaia di turisti. La località, che durante la settimana del festival diventa uno dei posti più densamente popolati della California, si trasforma un frenetico parco divertimenti, con celebrità di ogni tipo e feste da immortalare su Instagram. Anche se il vero Coachella ha luogo vicino alla città di Indio, la maggior parte dei visitatori prendono Palm Springs come punto di partenza per l’esperienza del festival, soggiornando in ricercati Airbnb ed esponendosi a tantissimi potenziali furti. The Outline ha riportato una mappa interattiva che mostra esattamente il numero e le coordinate dei crimini commessi nella città mentre Beyoncè attirava tutte le attenzioni possibili sul palco del Coachella.
La mappa è prodotta da CrimeReports, il sito americano che raccoglie le segnalazioni di più di mille dipartimenti di polizia in tutta la nazione. Tra gli scopi, riporta il sito, c’è quello di identificare la concentrazione di crimini e garantire trasparenza anche nella mappatura della criminalità da parte della polizia locale. Grazie a questo servizio si possono vedere in tempo reale dove e quando vengono registrati i reati, classificati in base a diverse icone. Ad esempio: l’anello indica un furto, la mascherina indica una rapina a mano armata, il pugno indica un’aggressione e l’icona di un esplosione indica un’effrazione. Accanto alla mappa c’è la lista dettagliata con giorno, ora, numero del caso e dipartimento che lo ha registrato. Non sorprende dunque che nell’ultima settimana, a Palm Springs siano incrementati effrazioni e furti di proprietà. Nel periodo del Coachella, riporta la mappa, sono stati compiuti circa 50 crimini nell’area.
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.
