Ispirandosi a The Artist is Present di Marina Abramović, il sindaco ha parlato per tre minuti con tutti i cittadini che avevano qualcosa da dirgli.
Negli anni ’60 la Cia ha perso un ordigno nucleare sull’Himalaya e ancora non l’ha ritrovato
Nel 1965, sulla vetta di Nanda Devi, l'intelligence americana ha perso un dispositivo alimentato a plutonio. È ancora lì, da qualche parte.
Negli anni Sessanta la Cia, insieme ai servizi di intelligence indiani, perse un dispositivo nucleare in una delle zone più remote dell’Himalaya durante una missione segreta sul monte Nanda Devi. Lo ha rivelato un’inchiesta del New York Times che ricostruisce come nel 1965 una spedizione di alpinisti sia stata incaricata di installare in quota un apparecchio di sorveglianza per monitorare i test missilistici cinesi. A causa di una tempesta, il dispositivo fu abbandonato sulla montagna e non venne mai recuperato.
L’apparecchio era alimentato da un SNAP-19C, un generatore nucleare che funzionava con una “batteria” al plutonio, progettato per funzionare in condizioni estreme e garantire autonomia a lungo termine alla stazione di ascolto. Il Nanda Devi, alto oltre 7 mila metri, era stato scelto proprio per la sua posizione strategica vicino al confine con la Cina, allora impegnata nei primi test del suo programma nucleare. Nei mesi successivi alla spedizione fallita furono organizzati diversi tentativi di recupero, nessuno dei quali ha ottenuto alcun risultato, mentre l’operazione è rimasta coperta dal segreto governativo per decenni.
Oggi la vicenda è tornata d’attualità perché alcuni scalatori e ricercatori stanno cercando indizi suldispositivo scomparso. Le comunità locali temono infatti che il generatore possa danneggiarsi e contaminare le acque di scioglimento dei ghiacciai, che alimentano anche il bacino del Gange. Secondo il New York Times, che ha intervistato i partecipanti di quella missione top secret, rimangono aperti molti interrogativi sui possibili rischi ambientali e sul destino di un oggetto che rappresenta uno degli episodi più singolari e opachi della Guerra fredda sul fronte orientale.
Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.