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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Una volta i maratoneti bevevano champagne come energy drink

26 Giugno 2018

Se lo champagne ha un ruolo nelle competizioni sportive, oggi, è confinato al dopo, alla premiazione, visto che in alcuni sport (automobilismo, cliclismo ed equitazione per esempio) è tradizione che i tre primi classificati festeggino con una bottiglia. Oggigiorno, infatti, consumare bevande alcoliche subito prima o durante una competizione sportiva è caldamente sconsigliato: al contrario, agli atleti viene detto di consumare sport drink e energy drink, o comunque bevande con alto contenuto di sali minerali e senza la minima traccia di alcol. Un centinaio di anni fa però gli atleti bevevano vino ed altri alcolici come fossero energy drink. Una tradizione che, inizialmente, riguardava soprattutto lo champagne, considerato la bevanda ideale… per correre una maratona.

champagne sport

La storia l’ha raccontata qualche giorno fa Katherine Alex Beaven su Atlas Obscura. Somministrare alcolici agli sportivi, scrive, era comune nell’antica Grecia così come nella Cina imperiale. Però l’utilizzo moderno dell’alcol negli sport risale alla fine del 19esimo secolo, quando la moda delle maratone urbane cominciò a diffondersi, soprattutto in Gran Bretagna: «Ai partecipanti veniva consigliato di bere molto champagne durante le gare», scrive Beaven. Va detto che a quei tempi le “maratone”, che ancora non si chiamavano maratone, spesso riguardavano più una camminata veloce che una vera e propria corsa (come ricorda un sito specializzato, la moda di correre, anziché camminare, nelle competizioni di lunga distanza si diffuse a partire dal 1888, con la sei giorni nota come “Long Distance Championship of the World”).

Negli anni successivi, aggiunse Beaven, i maratoneti ricevevano spesso «aiutini alcolici da parte degli allenatori e dagli assistenti che li seguivano in auto o in bicicletta», anche se (purtroppo per loro) non sempre si trattava di champagne. L’idea era «mascherare il dolore, aumentare l’aggressività, o dare un immediato boost energetico», dunque non sorprende che l’alcol fosse spesso mischiato con droghe come l’eroina, la cocaina e la stricnina (sostanza spesso tutt’ora utilizzata come veleno per topi). Ogni allenatore, scrive l’autrice, aveva il suo «cocktail segreto» e bere un po’ d’alcol durante le gare «rimase comune fino agli anni Settanta e Ottanta».

Foto Getty
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