La serie, con protagoniste Sarah Snook e Dakota Fanning, sembra un thriller ma in realtà è tutta una grande storia sulla sisterhood che vince sempre. E sull'impossibilità degli uomini di uscire puliti da qualsiasi situazione.
A colazione con Chadia Rodriguez e Sofia Viscardi
A colazione con le protagoniste, insieme a Lorenzo Zurzolo e Zoe Natale Mannella, della nuova cover story di Rivista Studio sui ventenni.
Qualche mattina fa abbiamo fatto quattro chiacchiere con Sofia Viscardi e Chadia Rodriguez da Cucchi, a Milano. Ci siamo fatti raccontare cosa vuol dire avere vent’anni, fare parte di ciò di cui si parla, che effetto fa vedersi sulla copertina di un giornale per la prima volta. Sofia Viscardi, 21 anni, è youtuber e creatrice di un nuovo media, Venti e Chadia Rodriguez 21 anni, è la maggior esponente femminile della scena trap italiana.
Insieme all’attore Lorenzo Zurzolo e alla fotografa Zoe Natale Mannella (che ha ritratto tutti i protagonisti, compresa se stessa), Sofia e Chadia fanno parte dei ventenni italiani che abbiamo raccontato nella cover story del nuovo numero di Rivista Studio, sfruttando la felice coincidenza narrativa dell’avere 20 anni nel 2020, per descrivere il momento dell’ingresso nel mondo dei grandi della prima generazione che ha avuto a che a fare, più o meno consapevolmente, con la propria immagine pubblica fin dall’adolescenza: ci piaceva l’idea di farlo attraverso le storie di quattro persone che sulla propria immagine, e quella altrui, si stanno costruendo una carriera e una personalità.
Un’evoluzione, la loro, che ha prodotto un effetto collaterale del tutto inedito da queste parti: la nascita, anche nella gerontocratica Italia, di uno star system under 25 evoluto, maturo e di livello internazionale, capace finalmente di coniugare con naturalezza cinema, musica, moda, arte, social network, temi sociali, nicchie e cultura pop. Qui trovate tutti i contenuti del numero 42 di Rivista Studio, in edicola.
Video di Mattia di Chicco
C'è la sua firma su 1992, Gomorra, The Bad Guy, Esterno notte, Il traditore e Il maestro. E adesso anche su una delle sorprese di questo anno cinematografico: Breve storia d'amore, la sua opera prima da regista.
Il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d'oro a Venezia è un'opera apparentemente "piccola" che però affronta il mistero più grande di tutti: cosa passa per la testa dei nostri genitori? E per quella dei nostri figli?