Hype ↓
17:01 martedì 25 novembre 2025
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.
Un anziano di New York ha pubblicato un annuncio in cui chiedeva di venire a fumare una sigaretta al parco con lui e si sono presentati in 1500 Lo smoke party improvvisato è stato lanciato dall’attore Bob Terry, che aveva anche promesso di offrire una sigaretta a chiunque si fosse presentato.
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.

L’arte e la guerra nelle opere di tre artiste ucraine in mostra a Milano

Dal 18 al 28 novembre il Centro Brera a Milano ospita una mostra che è anche uno spazio di dialogo sull’Ucraina e riunisce le opere di tre artiste di generazioni diverse: Lyubov Panchenko, Polina Rayko e Zhanna Kadyrova.

di Studio
18 Novembre 2024

Nei giorni dell’apertura della mostra Colori spenti, dal 18 al 28 novembre, il Centro Brera di Milano diventerà anche uno spazio di dialogo sulla vulnerabilità della cultura e della natura di fronte alla tragedia della guerra: il 20 novembre, alle 18 e trenta si parlerà dei danni culturali ed ecologici della guerra russa contro l’Ucraina, mentre il 26 novembre, sempre alle 18 e trenta, ci sarà un approfondimento sull’arte ucraina. Le curatrici sono Oksana Semenik (qui il bel profilo che le ha recentemente dedicato il New York Times) e Ilona Demchenko. La mostra racconta le storie di tre artiste ucraine le cui sorti e opere si intrecciano con gli eventi tragici dell’aggressione russa all’Ucraina, l’occupazione di Bucha e l’esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovka. Tre donne che appartengono a tre generazioni differenti ma sono accomunate dal forte legame con il patrimonio culturale ucraino.

Polina Rayko (nata nel 1928 e morta nel 2004, a 76 anni) ha iniziato a dipingere all’età di sessantanove anni, diventando una delle più note pittrici autodidatte dell’arte naïf ucraina.  La sua casa a Oleshky, nella regione di Kherson, è diventata la sua unica opera. Per anni, la pittrice ne ha ricoperto le pareti con immagini realistiche e mistiche, dando forma a quella che, dopo la sua morte, è diventata una casa-museo visitata da migliaia di persone. Ma come ha raccontato anche il Guardian, il 6 giugno 2023 questo capolavoro è stato distrutto dall’inondazione causata dall’esplosione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, occupata dai russi. L’allagamento ha coinvolto ottantaquattro villaggi, tra cui anche Oleshky. L’acqua e il fango hanno rovinato gli affreschi sulle pareti e sui soffitti. Oggi i colori delle sue opere esistono esclusivamente nelle fotografie, nei video e nella nostra memoria. Il villaggio di Oleshky è tuttora occupato dall’esercito russo e non è quindi possibile intervenire per preservare le parti rimaste e la casa sta lentamente cadendo a pezzi.

Lyubov Panchenko (nata nel 1938 a Bucha e morta nel 2022, a 84 anni, a Kiev) trovava ispirazione nella cultura tradizionale ucraina dalla quale era circondata sin dall’infanzia. Oltre alla pittura, Panchenko si dedicava al ricamo, alla grafica, al design di abiti. Le sue opere più famose sono state create utilizzando lana per cappotti, un materiale mai usato prima per le opere artistiche: i primi osservatori di questi suoi lavori rimanevano particolarmente colpiti dai loro colori vividi e dalla loro espressività. La pittrice, che viveva a Bucha, è sopravvissuta all’occupazione russa, ma è morta in ospedale due settimane dopo la liberazione della città a causa dell’esaurimento fisico dovuto alla carenza di cibo nel periodo dell’occupazione.

Zhanna Kadyrova ha 43 anni e con le sue creazioni affronta oggi il tema della guerra, trasformando i simboli della distruzione in manifesti artistici. Una delle pittrici contemporanee ucraine più note, lavora anche con la scultura, i mosaici, le installazioni e la video art. Fin dall’inizio dell’invasione, Kadyrova ha rinunciato a ogni altro progetto che non riguardasse il sostegno all’Ucraina. Oggi l’artista usa i simboli e le immagini della guerra per attirare l’attenzione di tutto il mondo sull’Ucraina. Le sue opere sono state selezionate sia per la Biennale di Venezia del 2019, May You Live in Interesting Times (qui la descrizione delle sue installazioni), che in quella del 2024, dove è stato presentato il suo nuovo progetto, un organo in cui le tradizionali canne sono state sostituite dai bossoli delle armi russe. “Russian Rocket 2022” è una performance di street art avviata dall’artista attaccando degli sticker a forma di missile russo in volo sui finestrini dei mezzi pubblici e sulle finestre degli edifici in giro per l’Europa, creando l’illusione ottica di un missile nel cielo (come dimostrano le foto raccolte sul profilo Instagram dedicato). Un intervento delicato ma potente con cui l’artista vuole ricordarci che la guerra può arrivare ovunque e, in un modo o nell’altro, ci coinvolge tutti.

Nell’immagine: Zhanna Kadyrova © NS-Dokumentationszentrum München, fotografia Connolly Weber Photography

Articoli Suggeriti
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione

Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?

È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo

Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.

Leggi anche ↓
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione

Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?

È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo

Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.

La musica ha un potere politico che non stiamo ancora sfruttando

In un intervento dal festival Linecheck, Dave Randall ha sostenuto la necessità di redistribuire la ricchezza in un'industria in cui troppo spesso la logica del profitto va contro l'interesse della maggioranza.

Jon M. Chu ha sempre saputo che Wicked sarebbe diventato un blockbuster

Ci ha messo 20 anni a realizzare il film dei suoi sogni, che adesso è in cima al botteghino italiano, americano e mondiale. Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato della sua passione per il teatro, del ristorante dei suoi genitori e di quella volta che incontrò Spielberg.

Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento 

Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey

A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.