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In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.
Dopo i meme, i videogiochi, le carte collezionabili e gli spettacoli a Broadway, adesso l’Italian Brainrot arriva anche nei parchi giochi italiani Da fenomeno più stupido e interessante di internet alla vita vera, al Magicland di Valmontone, in provincia di Roma.
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La prima puntata del podcast di Charlie Kirk dopo la sua morte è stata trasmessa dalla Casa Bianca e l’ha condotta JD Vance Il vicepresidente ha ribadito che non ci può essere pacificazione con le persone che hanno festeggiato o minimizzato la morte di Kirk.
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Versace Embodied non è una campagna ma una conversazione sulla cultura Capitolo primo (di una nuova serie): Versace si racconta attraverso fotografia, poesia, musica e oggetti d'archivio, sotto la direzione creativa di Dario Vitale.

La Tartaruga ripubblicherà tutta l’opera di Carla Lonzi

12 Luglio 2023

«Com’è possibile, mi dissi, che una donna sappia pensare così?»: è la reazione di Elena Greco dell’Amica geniale dopo aver letto per la prima volta Carla Lonzi. «Ho faticato tanto sui libri, ma li ho subìti, non li ho mai veramente usati, non li ho mai rovesciati contro se stessi. Ecco come si pensa contro». Nella serie L’amica geniale, come nel terzo volume della quadrilogia di Elena Ferrante Storia di chi fugge e di chi resta, il momento in cui Lenù scopre e legge Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi ha un ruolo fondamentale nell’evoluzione della sua coscienza politica.

Un testo fondamentale del femminismo italiano, inspiegabilmente assente dagli scaffali delle librerie (in biblioteca se ne trovavano vecchissime copie), che ora tornerà disponibile in una nuova edizione a cura di Annarosa Buttarelli, a partire dal 5 settembre. A pubblicarlo è La Tartaruga, fondata nel 1975 da Laura Lepetit, casa editrice di libri scritti da donne, in un progetto a lungo termine che prevede la pubblicazione di tutti i testi della critica d’arte. La notizia è stata annunciata su Twitter da Claudia Durastanti, scrittrice, giornalista e dal 2021 curatrice della casa editrice, che dopo la morte della fondatrice è stato rilevata da Elisabetta Sgarbi e dalla sua La Nave di Teseo.

https://twitter.com/CDurastanti/status/1678774746941632513

Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi è uno dei più importanti scritti di riferimento sul tema dell’emancipazione del ruolo della donna e dei movimenti femministi italiani. Laureata in Storia dell’Arte all’Università di Firenze, Carla Lonzi (6 marzo 1931 – 2 agosto 1982) iniziò come critica d’arte negli anni ’50 per poi abbandonare la carriera artistica e dedicarsi completamente al gruppo di Rivolta Femminile e alla casa editrice nata dal gruppo, Scritti di Rivolta Femminile. Del libro, pubblicato nel 1970 a Milano proprio da Scritti di Rivolta Femminile, esistono diverse edizioni. La prima è quella con la copertina verde, la seconda è quella del 1974 che comprende anche La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti (quella che compariva nella quinta puntata della terza stagione dell’Amica geniale).

Ma di cosa parla esattamente questo libro? Lo riassume nel modo migliore l’autrice stessa proprio nell’edizione del 1974: «Sputiamo su Hegel l’ho scritto perché ero rimasta molto turbata constatando che quasi la totalità delle femministe italiane dava più credito alla lotta di classe che alla loro stessa oppressione. Quando né rivoluzione, né filosofia, né arte, né religione godevano più della nostra incondizionata fiducia, abbiamo affrontato il punto centrale della nostra inferiorizzazione, quello sessuale. (…) Via via che si andava al fondo dell’oppressione il senso della liberazione diventava più interiore. Per questo la presa di coscienza è l’unica via, altrimenti si rischia di lottare per una liberazione che poi si rivela esteriore, apparente, per una strada illusoria. Per esempio, lottare per il domai, un domani senza condizionamenti per la donna, un domani così lontano che neppure noi ci saremo. L’uomo ha sempre rimandato ogni soluzione a un futuro ideale dell’umanità, ma non esiste, possiamo però rivelare l’umanità presente, cioè noi stesse».

Tutti i testi di Lonzi che verranno ripubblicati dalla casa editrice saranno privi di commenti critici, la curatrice Annarosa Buttarelli ha spiegato perché: «Questi sono scritti che non sopportano commenti, spiegazioni, interpretazioni che spegnerebbero la loro forza travolgente, la loro intensa, parlante presenza… Così proponiamo di ripresentare gli scritti di Carla Lonzi senza accompagnamenti critici, come testi per la lotta delle donne, per la meraviglia di coloro che li leggeranno per la prima volta, come alimenti per la trasformazione di sé, come viatico per chi è alla ricerca della qualità di un pensiero, sempre più raro a trovarsi».

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