È uno dei padri fondatori del rap italiano e ha raccontato la sua storia in una recente autobiografia, Cult Leader. Lo abbiamo incontrato per parlare di Truceklan, di film horror, di death metal, di Roma e di video musicali che non si fanno più.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice
Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Brigitte Bardot si è rivelata una donna sconvolgente anche dopo la sua morte, avvenuta il 28 dicembre all’età di 91 anni. Se i cosiddetti media tradizionali hanno infatti ricordato la rivoluzione Bardot concentrandosi soprattutto sulla sua bellezza, su film come Piace a troppi, Il disprezzo o La verità (quest’ulitmo l’unico, tra tutti quelli della sua carriera, di cui Bardot si sia detta orgogliosa), sulla difficile rapporto con il cinema e con la fama, e sul suo impegno a favore dei diritti degli animali, online la reazione è stata molto diversa e molto più conflittuale, a partire da Reddit. Un thread commemorativo aperto nel parte del sito dedicata al cinema e intitolato “RIP Brigitte Bardot (1934–2025)” è stato chiuso dai moderatori dopo meno di un giorno a causa dei tantissimi insulti che gli utenti stavano rivolgendo a Bardot, come risulta dalla pagina del post ora “lucchettato”. L’aggettivo più usato in questi commenti è “nazi”, riferimento alle posizioni e idee politiche di estrema destra spesso sostenute da Bardot.
Il ricordo che emerge dagli aneddoti e dagli stralci della stessa biografia dell’attrice citati su Reddit è molto distante da quello ufficiale dei media tradizionali e dello stesso presidente Macron, che ha ricordato ieri l’attrice definendola «una leggenda». Tra le centinaia di commenti arrivati in poche ore, molti si sono concentrati sulle controverse posizioni e idee politiche di Bardot. Dopo il ritiro dal cinema, deciso negli anni Settanta, Bardot ha sostenuto apertamente la famiglia Le Pen (prima Jean-Marie e poi Marine) e il Front National. A riaccendere le critiche sono state anche delle sue vecchie dichiarazioni su immigrazione e Islam, che le sono valse cinque condanne in Francia per incitamento all’odio razziale, senza dimenticare le critiche verso il movimento #MeToo è più in generale verso il femminismo contemporaneo, e il piuttosto esplicito disprezzo per la comunità Lgbtq+, i poveri e i disoccupati.
Posizioni che Bardot aveva ribadito anche nelle settimane immediatamente precedenti alla sua morte nel suo ultimo libro, come ricorda il Guardian. Nel memoir Mon BBcédaire, uscito in Francia nello scorso ottobre, l’attrice si raccontava come una nostalgica sostenitrice dell'”orgoglio francese”, a suo dire perduto, e definiva la destra nazionale «l’unico urgente rimedio all’agonia della Francia», descritta come un Paese diventato «spento, triste, sottomesso, malato, rovinato, devastato, ordinario e volgare». Per una parte dell’opinione pubblica Bardot rimane una figura negativa, disprezzata per le sue posizioni islamofobe e conservatrici, non compensate nemmeno lontanamente dal lungo attivismo a favore dei diritti degli animali, a cui Bardot aveva dedicato la sua vita dopo l’addio al cinema.
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