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19:26 martedì 15 luglio 2025
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 

Adesso si può fare davvero colazione da Tiffany

09 Novembre 2017

Esiste una donna che non abbia mai visto Colazione da Tiffany? Il film del 1961 diretto da Blake Edwards, tratto dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote, è un passaggio obbligatorio nella vita di ogni ragazza. Un passaggio cosparso di lacrime, tentativi fallimentari di emulare la frangetta di Audrey Hepburn (impossibile), propositi di dieta (la sua magrezza è parte fondamentale della sua eleganza) e il sogno a occhi aperti di trovare uno come George Peppard, che è capace di amare una donna eccentrica senza comportarsi da tonto. Non molti sanno che nel libro di Capote il personaggio di Holly Golightly è diverso: la ragazza è bisessuale, fa la escort e alla fine pianta in asso Paul e se ne va in Sud America.

Ma anche se ha tradito la versione originale (Capote non apprezzò) il film non smetterà mai di far sognare e fantasticare, e la scena iniziale, di lei che fa colazione in piedi davanti alla vetrina di Tiffany, è perfetta in tutto ciò che rappresenta: l’intimità di una donna con le sue abitudini e i suoi desideri, i piccoli gesti folli che impreziosiscono la quotidianità in una metropoli, la capacità di barcamenarsi in una società dominata dagli uomini. Ma soprattutto l’efficacia di una scena che resta stampata nella mente di tutti e diventa mitologica.

Breakfast-Tiffany

Per questo l’idea di  Tiffany & Co. di invitare i clienti a fare colazione nella boutique sulla Fifth Avenue è il tentativo di trasformare un sogno in realtà. Anche se le motivazioni sono piuttosto pratiche: dopo il boom degli anni Novanta, le vendite di Tiffany sono molto calate. I creativi si sono chiesti come rinnovare il sex appeal di un brand che ha ormai 180 anni e si sono dati una risposta: il Blue Box Cafe, che rende davvero possibile la famosa colazione, e si presenta, con il suo arredamento e le affascinanti cameriere (tutto dominato dal caratteristico azzurro) come un materiale più che perfetto per selfie, Stories, e post da condividere sui social, e quindi per catturare l’attenzione dei millenials (il pubblico che, come spiega Racked, Tiffany & Co. fa più fatica a conquistare).  I prezzi? Altini, ma non inaccessibili: 29 dollari per una colazione, 49 dollari per il tè.

Foto Tiffany & Co.
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