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00:53 venerdì 12 dicembre 2025
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
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Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso

Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

29 Aprile 2025

È andata male ma poteva andare peggio, molto peggio. Il blackout che ieri ha spento Portogallo, Spagna, nord del Marocco e sud della Francia c’era il rischio proseguisse per giorni, come spiegavano ieri le stranite autorità dei Paesi coinvolti. Invece, nel momento in cui scriviamo la corrente è tornata quasi dappertutto, le ore di paura e delirio sono state meno di 24, restano un’infinità di foto e video che somigliano tantissimo a certe scene di Cloverfield o di 28 giorni dopo. Rimane anche la domanda che tutti si stanno ponendo e alla quale nessuno è ancora riuscito a dare una risposta: ma che è successo?

Le aziende energetiche, le pubbliche amministrazioni, i Primi ministri hanno tutti invitato la popolazione alla calma: non lasciamoci andare a teorie del complotto, per favore, la situazione è già grave così com’è. Ovviamente, l’invito non è servito a nulla: un misterioso malfunzionamento, un ancora più misterioso “evento atmosferico avverso” (spiegazione già archiviata come scemenza), un attacco hacker, un sabotaggio del Mossad (sì, c’è chi davvero pensa sia questa la spiegazione di tutto), si è già detto e letto di tutto. E adesso, al fiume già in piena del complottismo si aggiungerà anche l’acqua portata dalle persone che ieri non potevano stare su internet perché mancava la corrente.

Da più parti si legge del peggiore black out della storia. Sicuramente della storia europea, questo sì, ma il Vecchio continente è parecchio indietro nella classifica dei peggiori blackout della storia. Che è una classifica che esiste davvero e si trova facilmente: come per tutto, c’è una pagina dedicata su Wikipedia. I primi dodici posti sono occupati tutti da Paesi del sud est asiatico: il Pakistan compare tre volte, l’India, il Bangladesh e l’Indonesia due. Poi ci sono Brasile, Turchia e Paraguay, e solo dopo arriva il cosiddetto blackout iberico. Per gli appassionati del genere giornalistico “c’è anche un po’ d’Italia”, c’è anche un po’ d’Italia: dopo quello ispano-portoghese, il peggiore blackout della storia europea è quello che avvenne in Italia e Svizzera nel 2003.

Come spesso capita, vagando per Wikipedia senza una meta precisa si scoprono le cose più interessanti. Per esempio: esistono parametri precisi per entrare nella classifica dei peggiori blackout della storia. Quattro parametri, per la precisione. Il primo: se la corrente va via perché lo decide il fornitore del servizio, in questa classifica non si entra. Il secondo: almeno 1000 persone devono essersi ritrovate senza corrente. Il terzo: la corrente deve essere mancata almeno per un’ora. Il quarto: il prodotto della moltiplicazione di persone coinvolte e ore di interruzione del servizio deve essere di almeno un milione. Quando capitano questi incidenti, è sempre utile mettere le cose in prospettiva: il blackout iberico ha interessato 58 milioni di persone, quello del 2012 in India – il peggiore della storia, stando a questa classifica – 620 milioni.

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