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00:17 giovedì 1 gennaio 2026
Martin Scorsese ha scritto un editoriale sul New York Times in cui spiega perché Misery è il miglior film di Rob Reiner In un commosso editoriale, Scorsese ha individuato nel thriller del 1990 l’apice della filmografia del collega, ricordando la loro amicizia.
Dopo il documentario su Diddy arriverà un documentario sui figli di Diddy che parlando di Diddy Justin e Christian Combs racconteranno il rapporto col padre in una docuserie che uscirà nel 2026 e di cui è già disponibile il trailer.
La crisi climatica sta portando alla velocissima formazione del primo deserto del Brasile La regione del Sertão sta passando da arida a desertica nell'arco di una generazione: un cambiamento potenzialmente irreversibile.
L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.

Eater ha scritto un’ode ai biscotti Lotus che ti danno in aereo

20 Febbraio 2020

Lo scorso venerdì USA Today ha riportato un annuncio della United Airlines, che annunciava che sugli aerei della compagnia non verranno più serviti gli storici biscotti Biscoff, targati Lotus, ma una versione “mini” degli Oreo. Per questo il giornalista di EaterLesley Suter, non avendola presa proprio benissimo, ha deciso di scrivere un intero articolo dove, oltre a criticare la decisione della compagnia, ha cercato di spiegare perché mai e poi mai nessuno dovrebbe toccare i Biscoff, «una delle poche gioie rimaste nella vita». Soprattutto per chi prende l’aereo con una certa continuità.

«Nel caso in cui la penultima posizione occupata dalla United tra le compagnie che fanno voli interni non fosse abbastanza per mollarla», ha scritto Suter, «questa scelta per me è stata decisiva: non posso fidarmi di una compagnia con priorità simili. Specie se invece di occuparsi di controlli e manutenzione, sceglie di eliminare i migliori snack al mondo». La critica di Suter non riguarda gli Oreo in sé, che «per carità sono dei biscotti ottimi», dice, quanto il fatto che – sempre secondo l’autore – non siano assolutamente biscotti da viaggio. «Servirli senza il latte, che quasi mai è presente sugli aerei, sarebbe più o meno una sorta di tortura per la bocca». Senza contare il fatto che c’è chi detesta o non può mangiare il cioccolato, o chi banalmente preferisce il sottovalutato morbido calore del burro al sapore del cacao. Il vero punto di forza dei Biscoff infatti consisterebbe proprio nella la sua semplicità: secondo Suter «sono deliziosi, ma non irresistibili», per cui potrà capitare spesso di dimenticarseli in una tasca e di imbattervisi per caso, dopo tanto tempo, mentre si è in cerca di una penna o di qualcosa di simile. Sono perfetti per essere conservati e generare una sorta di effetto sorpresa, una goduria inaspettata. Gli Oreo invece no: «Sono troppo perfetti perché gli si possa resistere».

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