Dall'Industria | Moda

Birkenstock sarà presto quotato 10 miliardi alla Borsa di New York

Se nel 2017 parlavamo del modo in cui il marchio di scarpe ortopediche nato in Germania nel 1774 si era appropriato degli stereotipi che lo circondavano e li aveva capovolti (qui), nel 2018 dedicavamo alla sua storia un approfondimento sul numero 35 di Rivista Studio dal titolo “L’insospettabile eleganza delle Birkenstock”. Nel 2023 il brand ha raggiunto un valore di mercato che sfiora i 10 miliardi di dollari, scrive il Guardian, permettendo l’entrata del marchio nella borsa di New York, con oltre 30 milioni di azioni che si stima saranno vendute tra i 44 e i 49 dollari. In una lettera l’amministratore delegato dell’azienda Oliver Reichert parlando della storia di Birkenstock, ha definito il brand una startup nata e sostenuta da una forte tradizione familiare lunga 250 anni, con la rilevanza e la credibilità di un’azienda intergenerazionale. Il New York Times racconta che la prima volta che Birkenstock sbarcò in America lo fece all’interno della valigia di una donna tedesca che non appena provò la scarpa, se ne innamorò e tentò di esportarla negli Stati Uniti. Erano gli anni Sessanta e per oltre 20 anni Margot Fraser sarebbe stata l’unica fornitrice di Birkestock in America, chissà cosa avrebbe da dire oggi vedendole ai piedi delle modelle di alta moda, o addirittura al cinema.

Probabilmente a concorrere al successo senza precedenti di Birkenstock nel 2023 c’è stata anche la sua apparizione in Barbie. Quando nel mondo magico e immacolato dove tutto scintilla nei toni del rosa cominciano a spuntare le prime crepe da cui si intravedono le sofferenze della realtà, il simbolo che viene scelto in rappresentanza dei dolori terreni è proprio un paio di Birkenstock (da cui Barbie è inorridita). Nel 2022 anche la guru della moda Carrie Bradshaw, che negli anni di Sex and the city aveva sviluppato un’ossessione per i tacchi Manolo Blahnik, è apparsa in un episodio di And Just Like That con ai piedi un paio di Birkenstock, tra le prese in giro delle amiche di gioventù. Tante anche le collaborazioni con diversi brand di lusso che hanno voluto personalizzare un proprio modello di Birkenstock, tra cui Valentino, Dior e Proenza Schouler.

Il brand è rimasto nelle mani della famiglia fondatrice fino al 2021, quando la quota di maggioranza è stata venduta al gruppo L Catterton, riporta il Guardian. Riguardo all’imminente entrata di Birkenstock in borsa, Susan Streeter di Hargreaves Lansdown frena però l’entusiasmo, avvertendo Reuters che le ambizioni del brand potrebbero rivelarsi esagerate, portando a un ribasso delle azioni.