Loose Joints pubblica il cofanetto Office / LA Office del fotografo svedese, un’indagine ironica e cruda sugli spazi del lavoro.
Per internet, Luigi Mangione è il ragazzo quasi perfetto. Ha solo un difetto: nel breve futuro potrebbe avere qualche problema giudiziario, avendo ucciso una persona.
Le voci sono – finalmente – confermate: Blazy sarà responsabile di tutte le collezioni moda della Maison. Arriverà a Parigi nel 2025, mentre da Bottega Veneta sarà sostituito da Louise Trotter.
Viviamo davvero un'epoca senza certezze: una democrazia può diventare una dittatura dalla sera alla mattina, un uomo può essere ucciso a Manhattan senza che nessuno veda nulla e il Festival di Sanremo non è detto che continui a farlo la Rai.
I meriti della sorella Elena e del padre Gino, anche se a livello istituzionale e culturale i progressi sono ancora troppo lenti.
È uscito il volume "Selected Amazon Reviews" che include una piccola parte delle oltre duemila recensioni fluviali pubblicate sulla piattaforma.
In questi giorni i feed social sono pieni di video e foto che raccontano le proteste contro il governo filo-putiniano di Irakli Kobakhidze: immagini impressionanti sia per il fascino che esercitano che per la violenza che mostrano.
Per Chiara Valerio la shitstorm sembra non finire mai: questa settimana ci si è messo anche Zerocalcare, e all'inaugurazione di Più Libri Più Liberi mancano ancora quattro giorni.
Cosa abbiamo letto a novembre in redazione.
Le sottoculture esistono ancora, basta sapere dove cercarle (soprattutto su internet): le più interessanti le abbiamo raccontate nel nuovo numero di Rivista Studio, arrivato oggi in edicola e realizzato in collaborazione con Giorgio Di Salvo.
Un nuovo documentario del collettivo Flares fa luce su un fenomeno sempre più diffuso: il controllo tecnologico sul(la) partner.
L'incriminazione del Primo ministro israeliano alla Corte penale internazionale per "crimini di guerra", la banana di Cattelan e la musa segreta di McCarthy.
Ha inaugurato nella capitale la prima boutique italiana del celebre brand di profumeria artistica nato a Istanbul. Situato tra piazza del Popolo e Trinità dei Monti, lo spazio invita i visitatori a immergersi nell’arte del profumo.
Dal 18 al 28 novembre il Centro Brera a Milano ospita una mostra che è anche uno spazio di dialogo sull’Ucraina e riunisce le opere di tre artiste di generazioni diverse: Lyubov Panchenko, Polina Rayko e Zhanna Kadyrova.
Si può lasciare X ma non si può sfuggire a un mondo che assomiglia sempre di più alla simulazione di cui Elon Musk è convinto di essere il protagonista. E nella quale noi possiamo solo sperare di sopravvivere.
Una gallery di immagini che ritraggono i veri protagonisti del festival torinese giunto alla ventiduesima edizione: le persone che lo animano.