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19:03 domenica 21 dicembre 2025
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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
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In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico

In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 

31 Luglio 2025

Cinque anni fa il numero di auto elettriche che circolava per le strade di Katmandu e degli altri grandi centri singaporiani era prossimo allo zero. Oggi invece oltre il 76% delle vetture vendute nella nazione asiatica ha un sistema ad alimentazione ibrida o completamente elettrica.

Con un lungo approfondimento il New York Times ha raccontato questa sorprendente e repentina inversione di tendenza nelle vendite di automobili in Nepal. Un cambiamento ricercato dal governo locale, che ha spinto su incentivi di varia natura, che si sono rivelati più efficaci di sforzi simili messi in campo da Unione Europea e Stati Uniti. Per finanziare gli sgravi sui modelli elettrici, il governo nepalese ha tassato in maniera importante quelli a benzina e diesel d’importazione, tanto che alcuni modelli equiparabili per cilindrata e prestazioni risultano più convenienti in versione elettrica. Senza questo intervento governativo infatti le auto elettriche sarebbero fuori dalla portata delle tasche di molti dei loro attuali proprietari.

Oltre agli incentivi statali per aiutare la popolazione a rinnovare il parco auto puntando all’elettrico, il governo ha puntato con forza anche all’idroelettrico come fonte di energia rinnovabile con cui alimentare colonnine e stazioni di ricarica. Il passaggio non è stato indolore, con molte impasse dovute all’installazione improvvisa di migliaia di colonnine e al passaggio dai combustibili fossili alle centrali idroelettriche, con le incognite dovute ai livelli d’acqua necessari ad alimentarle. 

Per ora però il Nepal si sta muovendo a ritmo spedito e senza troppi intoppi nella direzione desiderata: quella di incentivare l’economia del paese senza aumentare le emissioni di anidride carbonica, anche se la vera svolta sui livelli d’inquinamento nelle città arriverà secondo gli esperti solo con il passaggio dei mezzi pubblici all’alimentazione elettrica. 

Questa linea politica ha avuto conseguenze anche diplomatiche: un tempo molto dipendente dai combustibili fossili acquistati dall’India, il Nepal si è avvicinato alla Cina, nazione da cui provengono molti dei modelli elettrici più acquistati dai suoi cittadini. 

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