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10:59 giovedì 23 ottobre 2025
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.
Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.
A causa del riscaldamento globale, per la prima volta nella storia sono state trovate delle zanzare in Islanda Era uno degli unici due posti al mondo fin qui rimasto libero dalle zanzare. Adesso resta soltanto l'Antartide.
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.
A Teheran hanno inaugurato una stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria La stazione si chiama Maryam Moghaddas, che in persiano significa proprio Vergine Maria, e si trova vicino alla più grande chiesa della città.
Cercando di uccidere una blatta, una donna in Corea del Sud ha scatenato un incendio in cui è andato distrutto un appartamento ed è morta anche una persona La donna ha usato un lanciafiamme fatto in casa con un accendino e un deodorante spray. La sorte della blatta al momento non è nota.
Si è scoperto che l’AI viene usata anche per produrre poverty porn, cioè immagini piene di stereotipi sulla povertà utilizzate poi nella campagne di sensibilizzazione Si trovano in vendita sulle piattaforme di foto stock, costano poco, non danno problemi di licenza né di consenso: è per questo che sono sempre più diffuse.

Le sei canzoni più belle di Astrud Gilberto secondo il New York Times

07 Giugno 2023

Se la bossa nova oggi è un genere musicale ascoltato e suonato in tutto il mondo, una buona parte di merito è di Astrud Gilberto. Lunedì è arrivata la notizia della sua morte, a 83 anni, confermata da Paul Ricci, musicista e amico della famiglia, su autorizzazione del figlio di Gilberto, Marcelo. A parte questo, non sono stati forniti altri dettagli sulla morte della cantante. Nella sua breve dichiarazione, Ricci ha detto che Gilberto è stata «un pezzo fondamentale di TUTTA la musica brasiliana e attraverso questa, grazie alla sua energia, ha cambiato tantissime vite». Jon Pareles del New York Times ha scritto che l’influenza di Gilberto è stata fortissima anche in America, soprattutto nel jazz, grazie alle sua collaborazioni con Stan Getz, Gil Evans, Stanley Turrentine e molti altri artisti.

Nello stesso articolo, Pareles fa un elenco delle sei canzoni più belle e importanti di Gilberto. In cima a questo elenco, ovviamente, c’è “The Girl from Ipanema”, del 1963, con il sassofonista americano Stan Getz. «La bossa nova che ha sedotto il mondo intero», scrive il giornalista del Nyt. Assieme a Getz e Gilberto, a “The Girl from Ipanema” contribuirono anche Antonio Carlos Jobim con il suo pianoforte, (Jobim scrisse i testi in portoghese brasiliano assieme a Vinicius de Moraes, mentre le parole in inglese erano opera di Norman Gimbel) e João Gilberto, all’epoca marito di Astrud, con la sua chitarra. La versione originale della canzone, “Garota de Ipanema”, era cantata proprio da Gilberto. Quando quest’ultimo però arrivò a New York per registrare un disco assieme a Getz e Jobim, il produttore pretese di registrare una versione della canzone che avesse una parte del testo in inglese: era l’unico modo di portarla al successo anche negli Stati Uniti. Non si è mai davvero capito di chi sia stata la decisione di far cantare Astrud (c’è chi ha detto la scelta fu del produttore, chi di João), che all’epoca non aveva nessuna esperienza di canto o di registrazione in studio, ma era l’unica tra i presenti a conoscere l’inglese abbastanza bene da cantarci una canzone. Nella sua prima versione era un duetto tra marito e moglie, per il quale lei però non ricevette nessun riconoscimento: il suo nome non compariva nemmeno sul disco, non le fu riconosciuta nessuna royalty ma soltanto un piccolo compenso. Quando però di “The Girl from Ipanema” uscì una nuova versione, tutta in inglese, senza la parte in portoghese cantata da João, la canzone divenne un successo mondiale: numero 5 della classifica Usa e nella Top 30 britannica.

Nella sua lista Pareles inserisce poi un altro pezzo cantato da Gilberto assieme The New Stan Getz Quartet (“It Might as Well Be Spring” del 1964) e anche un’altra collaborazione tra la cantante e Gilberto: “Água de Beber”, uno dei singoli estratti dal primo album solista di Gilberto (The Astrud Gilberto Album). Se “The Girl from Ipanema” è certamente la sua canzone più famosa e amata, la più premiata è “The Shadow of Your Smile” – scritta da Johnny Mandel e Paul Francis Webster – parte della colonna sonora del film Castelli di sabbia e vincitrice di un Oscar e di un Grammy nel 1965. Anche con Vinicius de Moraes Gilberto tornò a collaborare dopo il successo di “The Girl from Ipanema”: nel 1966, infatti, i due incisero “Berimbau”, alla quale lavorarono anche il chitarrista e compositore brasiliano Baden Powell e Gil Evans, che curò l’arrangiamento. Ultimo pezzo della lista del New York Times, “Maria Quiet”, anche questa uscita nel 1966: una canzone d’amore, ancora una volta scritta da de Moraes, ancora una volta tradotta in inglese da Norman Gimbel, questa volta però con armonie più influenzate dalla samba.

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