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C’è un app che ricrea le interazioni familiari sottoforma di finestre pop-up

Se gestire la vostra famiglia mentre state al computer non vi basta, ecco un’applicazione che la trasporta direttamente sullo schermo. Si chiama Family Maker e nasce come opera digitale dell’artista Ryan Kuo, il cui lavoro sperimenta le interazioni tra l’individuo e la tecnologia. L’applicazione è una trasposizione delle dinamiche familiari secondo i pattern dell’interfaccia Apple, con finestre che cercano di comunicare tra loro, si aprono inaspettatamente e intasano fastidiosamente il desktop. Come dice l’artista sul suo sito, «è concepito come la scatola di un puzzle da aprire ed esplorare». L’opera digitale costa 120 euro e può essere usata come una normale applicazione in multitasking con altri programmi.

In un’intervista a Rhyzome, l’artista ha parlato di Family Maker come di un progetto basato sulla sua famiglia, in cui però ognuno può rivedere la propria situazione personale. The Outline ha specificato che alcune finestre del programma sono rappresentazioni dei diversi membri del nucleo familiare, ognuno con caselle e livelli diversi da azionare. È qui che Family Maker può cominciare a dare problemi, come una famiglia vera: ad esempio, se si abbassa il livello di controllo del “figlio”, il grado di soddisfazione cresce mentre cala a zero il senso di colpa. Se provi a farlo piangere, spunta il pop-up della “mamma” che gli dice di smettere. Ogni volta che arriva una nuova finestra nella famiglia, è difficile farla andar via. Ogni click porta a una conseguenza, e come nelle relazioni reali è difficile predire gli effetti delle proprie azioni.

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