Una crisi che colpirà soprattutto i giovani con poca esperienza lavorativa, già ampiamente rimpiazzati dall'AI in molte aziende.
Amazon licenzierà 14 mila dipendenti, soprattutto dirigenti che a quanto pare verranno sostituiti dall’AI
Non è l'unica multinazionale che ha preso o sta prendendo decisioni simili: entro la fine dell'anno i licenziamenti saranno diverse migliaia.
Amazon ha appena annunciato che licenzierà oltre 14 mila dipendenti, quasi tutti i posti di lavoro tagliati saranno nel settore manageriale e corporate. A liberarsi saranno dunque le scrivanie di manager e dirigenti di medio-alto livello, mentre dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata la forza lavoro che movimenta, imballa e prepara i pacchi nei magazzini dell’azienda. Il provvedimento dovrebbe riguardare non solo la sede statunitense ma le filiali di tutto il gruppo in tutto il mondo. La decisione ha colto di sorpresa diversi osservatori, anche e soprattutto per il fatto che il secondo trimestre di quest’anno, per Amazon, si era concluso con un aumento del fatturato pari al 13 per cento (quasi 168 miliardi di dollari), superiore perfino alle più ottimistiche previsioni di Wall Street.
Amazon non è l’unica azienda americana impegnata in un riordino di questo tipo: anche UPS, Paramount e Goldman Sachs hanno annunciato che nelle prossime settimane licenzieranno migliaia di dipendenti, con l’obiettivo di rendere più snella la struttura aziendale. Solitamente quest’ondata di esuberi arriva in coincidenza di una piega negativa dell’economia statunitense, ma in questo momento le aziende interessate godono tutte di un buon andamento in borsa e di conti in ordine, stanno generando profitti e in molti casi registrano una crescita del fatturato. Perché dunque si annunciano così tanti licenziamenti?
Secondo quando riportato da Bbc, Amazon sarebbe decisa a questa “cura dimagrante” per smaltire il surplus di dipendenti assunti durante la pandemia per far fronte al picco di richieste dei clienti, dipendenti oggi non più necessari. L’azienda però ha sottolineato anche come il taglio dei dipendenti sia possibile anche grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi lavorativi: l’AI ha assorbito molte mansioni precedentemente affidate a impiegati e dirigenti. Questi tagli in Amazon e in altre grandi aziende statunitensi sarebbero dunque da imputare a un calo del volume di lavoro, calo che si spiega anche e soprattutto grazie all’efficienza dell’intelligenza artificiale. Non solo: l’AI stessa per essere implementata e sviluppata al meglio richiede continui e ingenti investimenti per rimanere al passo con i tempi. I soldi prima spesi per impiegare i dipendenti andranno nell’ulteriore ricerca e sviluppo dell’intelligenza artificiale, generando un circolo virtuoso. O vizioso, se si è tra i lavoratori licenziati a causa dell’AI.
Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.