Cultura | Dal numero

Desiderare Alex Mucci

Modella erotica con quasi 5 milioni di follower su Instagram, mamma e compagna: gestisce chat con duemila persone al giorno sul suo canale OnlyFans.

di Valeria Montebello

Alex Mucci è una delle poche che non usa il suo culo per parlare di altro. Il suo culo non porta valori, artisticità, lezioni di vita o cancelletti body positive. Non vuole significare nulla e, proprio per questo, non esclude nessuno. Il suo culo, insieme al resto del suo corpo, lo puoi trovare su OnlyFans, una piattaforma usata da sex worker, ma anche da chef e personal trainer, che ti permette di avere degli abbonati che pagano mensilmente per vedere i contenuti che produci. Per molti, soprattutto dopo la pandemia, è diventato un lavoro a tempo pieno. Per Alex lo è. Alex è una modella erotica con quasi 5 milioni di follower su Instagram, una mamma e una compagna. Ed è una perfezionista. Quando fa una cosa, la vuole fare bene, meglio di tutti. Quando sceglie una location per un set, quando si scatta una fotografia (se le scatta da sola, non vuole fotografi), quando fa un video mentre si masturba, quando prepara uno speech da fare davanti a migliaia di persone. Anche durante l’intervista: vuole spiegarmi bene quello che intende dire, vuole che tutto sia chiaro, perfetto. È anche questo, forse, oltre al suo corpo e a come lo comunica, che l’ha portata a essere l’oggetto del desiderio di milioni di persone, maschi e femmine, che vogliono vederla nuda, con un costume da Pikachu addosso, ma anche sapere cosa mangia e come fa ad avere i capelli così.

Cosa fai appena ti svegli?
Prendo il cellulare in mano e controllo che tutte le mie pagine siano lì, che tutto stia funzionando, che i numeri siano giusti, che non ci siano cali sulle varie piattaforme che gestisco.

Quando ci sono dei cali vai in panico?
Sono una persona molto ansiosa. Se sono io a provocarli sono più tranquilla perché so che mi sono presa del tempo per me, adesso ho anche una famiglia, una bambina, quindi succede. Se dipende da altro, invece, dalle regole della piattaforma per esempio, so che mi dovrò riadattare al nuovo andamento, che dovrò capire come far tornare i numeri buoni.

Fammi capire meglio.
Stavo sclerando poco fa. In questi giorni c’è un grande cambiamento dell’algoritmo di Instagram e questo ha un forte impatto su pagine grandi come la mia. E può avere conseguenze sul mio lavoro su OnlyFans.

Tu converti principalmente da Instagram.
Sì. Anche Twitter, TikTok, Telegram, ma sono satelliti.

Il tuo mensile quanto costa?
40 dollari. Una volta al mese faccio una promo.

Com’è cambiato il tuo lavoro con la pandemia?
È cambiato nei volumi. La quantità è quadruplicata. Per tutti i lavoratori del web, in particolare quelli che producono contenuti per adulti.

Quanto guadagni?
Non do mai cifre precise.

Perché?
Perché viviamo in un Paese in cui se vai in giro col Rolex sei cattivo.

Però se è un lavoro da prendere sul serio non c’è nulla da nascondere, nemmeno il guadagno.
Sì ma un lavoro è un lavoro a prescindere dal guadagno preciso. Pago le tasse. La cifra va dai 30k ai 120k al mese, dipende dai periodi.

Immagini dall’archivio di Alex Mucci

Ti senti in colpa quando non posti?
Mi sento in colpa perché so che da me adesso dipende anche un’altra persona, mia figlia.

È come se non andassi in ufficio.
Sì, esatto. Non è una velleità tipo “la gente non vede quanto sono fica questa settimana”. Se non posto avrò meno soldi quel mese.

Però è un lavoro sul corpo. Se ti senti brutta, hai brufoli, depressa e non ti va di mostrarti?
Tutto dipende da te e se molli i danni sono grandi.

Devi essere sempre perfetta.
Ci sono periodi in cui mi sento al top e mi esce tutto bene, altri in cui magari ho problemi col mio tipo, mi vedo un cesso, non ho voglia di fare niente… è complicato. Poi io non ho vacanze, anzi, se vado a fare una vacanza al mare lavoro ancora di più.

Sfrutti la location.
Sì, faccio mille contenuti. Devo sfruttare quei giorni per farne più possibili.

Location, foto, fai tutto da sola. Scegli tutto.
Ci sono giorni in cui mi dedico alla creazione dei contenuti, spesso prendo in affitto una location per due, tre giorni. Cerco posti su Airbnb e scelgo i più interessanti, con colori o viste che mi piacciono. Vado da sola con il mio borsone e creo contenuti.

Stai in questa casa per giorni e ti trucchi, ti cambi outfit, fai foto?
Sì. Ormai lo faccio da anni, so già qual è il potenziale di una location e cosa posso indossare, quali inquadrature scegliere. La mia scelta cambia anche in base a cosa va sulla piattaforma. Fino a un anno fa la foto nuda o il vedo non vedo su Instagram andava tantissimo e non era penalizzato a livello di numeri. Oggi no. Non è che non le puoi fare perché ti bannano, ma sei totalmente oscurato se fai quel tipo di contenuto. Ora devo fare foto in jeans e maglia invece di foto in cui l’80 per cento della mia pelle è visibile.

Nessuna scelta, quindi. Dovresti essere libera di mettere foto delle tette, se ti va.
Se postassi cose troppo spinte lì, però, non avrebbe senso il mio lavoro su OnlyFans.

Su OnlyFans fino a dove ti spingi?
Ho una bacheca pubblica per gli abbonati e dei contenuti extra per chi paga di più. Parto dal nudo semplice, foto e video, alla masturbazione quando si tratta di messaggi privati. Sempre da sola.

Quanti richiedono il contatto privato con te?
Tantissimi.

La finalità quindi è avere un rapporto personalizzato con te.
Sì, se non fosse così starebbero sui siti gratis.

Il porno è gratis, puoi trovare qualsiasi cosa. Perché pagano te?
Il senso è che vuoi vedere una persona specifica.

Quante chat private hai con queste persone?
Il numero oscilla da duemila a ventimila. Ti lascio immaginare cosa vuol dire gestire duemila chat al giorno.

E come fai? Io non ne gestisco 3.
Eh. Lo faccio.

Se un giorno duemila persone ti chiedono duemila cose specifiche diverse tipo masturbati sul frigo e poi fatti una foto ai piedi e così via, come fai a starci dietro?
Lo faccio. A quelli che dicono cose come “queste che mostrano solo il culo e fanno una barca di soldi” rispondo fallo tu. Gestisci tu duemila persone che vogliono cose da te ogni giorno. Infatti ci sono agenzie che sono nate per gestire gli OnlyFans delle modelle. Io non le uso, mi sembra avvilente.

Queste agenzie mettono dei cinesi a fare sexting con i subscriber delle modelle?
Sì, mettono anche gli italiani. Io e poche altre colleghe lo facciamo personalmente.

Ti è capitato di leggere qualche fantasia che ti ha intrigato e poi hai portato nella tua vita privata? Questa massa di fantasie che ti arriva lavora in te?
Sì, ogni tanto il mio lavoro condiziona le mie fantasie. Tipo immaginare donne con me a letto, fantasie di stupro, farlo in pubblico. Tramite questo lavoro ho scoperto anche di avere un feticismo abbastanza raro.

Cioè?
Mi eccito guardando le foto di me stessa nuda.

Sei sempre eccitata quindi. Che fortuna.
Sì. Mentre edito i video e le foto in cui sono nuda mi eccito.

Durante il sexting con questi sconosciuti ti ecciti mai?
È raro.

 

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C’è anche chi ti chiede cose non sessuali?
Sì, alcuni vogliono solo chattare, persone a cui basta parlare con me per eccitarsi, o ragazze che si iscrivono per sapere come faccio ad avere i capelli così o cosa mangio. Alcuni chiedono foto delle ginocchia, ascelle, orecchio. Uno una volta mi ha chiesto la foto del retro delle ginocchia.

Ma come deve essere il retro delle ginocchia per essere sexy?
Non lo so.

I maschi ti chiedono anche dei consigli?
Usano me come conferma, più che altro. Cercano di capire cosa mi piace, mentre facciamo sexting soprattutto. Mi chiedono anche di fare dick rating.

Tu fingi?
Raramente. Se hai un cazzetto non ti dico che sei uno stallone, mi dispiace. Se lo mandano, poi, vuol dire che vogliono essere insultati.

Ci sono dei limiti che ti poni?
Il mio OnlyFans ha delle regole. Devi essere educato e rispettarmi, non è che se mi paghi puoi trattarmi come se fossi tua. Quando fanno così non lo sopporto. Io offro un servizio, è come entrare in un negozio e trattare male i commessi. Se si comportano male li banno.

Come capisci se il linguaggio spinto è violento o solo un gioco?
Una donna lo sa. Lo sento, ormai. Chi ti vuole dominare è gentile e delimita la cosa in un certo frangente.

C’è qualcosa a cui dici di no?
Rapporti con terzi. Forse farò qualcosa con Davide (il mio compagno). Un’altra cosa che non faccio sono le scritte sul corpo.

Cioè?
Uno che vuole il suo nome tipo “Federico” scritto sopra al tuo culo. Con la dedica pure. Lo trovo cringe.

Amatoriale? Contenuti porno? Ci hai mai pensato?
Ci ho pensato. Quando ho iniziato a fare questo lavoro non facevo nemmeno masturbazione, facevo solo nudo. Negli anni ti sciogli e inizi a fare altro. Non escludo che possa superare altri limiti.

Cosa ti frena?
Questo lavoro non è accettato come tale. Il porno ti marchia.

Ci sono pornostar che hanno fatto altro dopo. Tipo Lana Rhoades e Mia Khalifa?
Però loro hanno rinnegato il lavoro da pornostar che hanno fatto per decenni, hanno detto che si sono pentite. A me non piace questo comportamento, non sono d’accordo.

Ora si usa il corpo e il porno anche per mandare dei messaggi etici, politici, artistici. Ti spogli ma sei simpatica a tutti perché usi gli hashtag giusti. Che ne pensi?
Sicuro qualcuno lo fa con quell’intenzione, poi c’è chi lo fa solo per soldi. Per me è ridicolo che debba giustificare il mio lavoro in forma politica o artistica. Io posso voler mostrare il buco del culo perché ci guadagno e basta. Senza giustificarlo dicendo che è una forma d’arte o di rivendicazione politica.

Forse è questo il vero femminismo.
Il problema è che le stesse femministe mi criticano in continuazione, la maggior parte delle critiche mi arriva da loro. Secondo loro sono un simbolo della mercificazione del corpo fem minile. Ma la mia è una scelta consapevole, ci guadagno e mi rende indipendente.

«Per me è ridicolo che debba giustificare il mio lavoro in forma politica o artistica. Io posso voler mostrare il buco del culo perché ci guadagno e basta»

Perché lo fai?
Per lavorare. Tra le qualità che ho la più forte adesso è una certa fisicità e sensualità, una capacità di comunicare la mia immagine, una carica erotica particolare. E ho scelto di sfruttare questa parte di me perché in questo momento mi fa fare più soldi. Poi mi piace anche farlo.

Il rapporto con il tuo corpo com’è cambiato? Com’eri e come sei?
Sto molto più dietro al mio corpo da quando faccio questo lavoro. Non posso mangiare quello che voglio o non lavare i capelli due giorni. Devo stare dietro a tutto, a ogni particolare.

Ho visto che indossi corpetti strettissimi per rendere la vita più piccola.
Mi piace la vita piccola. È un esercizio che faccio da anni.

Sei sempre stata sicura di te?
Non lo sono neanche ora. È altalenante ed è rimasto così.

Il feed ti cambia, quello che chiedono i follower, like e reaction. Se vanno le labbra in un certo modo, te le rifai?
Mi lascio condizionare fino a un certo punto. Se seguono me non seguono una latina con il culo enorme.

Il rapporto con gli uomini è cambiato da quando fai questo lavoro?
Mi sono irrigidita. Quando fai il mio lavoro vedi aspetti degli uomini mostruosi e quindi diventi più selettiva.

Tipo?
Cosa pensano e vogliono dalle donne.

E cosa vogliono?
Quando hai a che fare o lavori con istinti primordiali di milioni di persone sei messa davanti a tantissime sfaccettature ed è difficile fare una media di comportamento o dire: è così. Ci sono troppe differenze.

L’aspetto delle ragazze su OnlyFans è diverso dalle pornostar tradizionali.
È tutto meno editato, più spontaneo. Le mie foto più virali sono quelle amatoriali. Dentro a un supermercato.

Perché?
Sei più raggiungibile.

Ma comunque sei una bona al supermercato. Non così accessibile.
Sì ma è una foto quotidiana e spontanea, non patinata.

Ci vuole una bella fantasia a creare ogni giorno contenuti sulle proprie tette.
I contenuti sono quelli, quello che cambia è che vogliono vedere te. E succede perché fai un buon lavoro intorno ai contenuti. La mia bravura non è principalmente dentro OnlyFans ma fuori, nel marketing. Nel creare desiderio. Sì. Io non sono la più bella, la più alta, ma non tutte, nonostante siano più belle di me, lo riescono a creare.

Perché?
È una dote che hai, innata. È una cosa che hai, a un certo punto ti rendi conto di avere questo potere e lo usi. Ci sono ragazze bellissime ma sexy come la suola della mia scarpa. Per esempio durante la gravidanza avevo piedi gonfi e mille acciacchi, io mi vedevo orrenda ma per tanti ero una dea. Gli ultimi mesi della gravidanza e i primi post parto sono i mesi in cui ho guadagnato di più.

Non si impara. Non è democratica, la carica erotica.
La puoi scoprire. Puoi scoprire di averla come quando scopri come masturbarti. Per esempio il mio ex mi diceva che ero sexy anche mentre pulivo in pigiama, mi diceva che sembrava che stessi girando un porno.

E come lo pulisci il pavimento?
Non lo so. Sono movenze, atteggiamenti.

L’invidia è un motore per te?
No, più l’ambizione. L’invidia ti rovina, ti trasforma, ti fa essere quello che non sei. Non porta a costruire nulla. Mi piace trasformare sentimenti negativi in qualcosa di positivo.

Per esempio?
Per esempio ho iniziato a fare questo lavoro non perché sognavo di fare la sex influencer, l’ho fatto dopo una delusione sentimentale molto forte.