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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

La storia del collezionista che ha aperto una libreria a Barcellona per vendere i suoi 10 mila volumi

26 Aprile 2022

Albert Costa ha 83 anni, nella vita ha studiato da ingegnere, ha fatto l’antropologo, ha passato anni tra l’Africa e il Pacifico raccogliendo reperti da conservare poi nei musei, nei suoi viaggi ha comprato migliaia di souvenir e, soprattutto, libri. Qualche anno fa ha avuto un infarto e per dieci giorni è stato in coma. Quando si è svegliato, gli è subito venuto in mente un nuovo progetto, da portare a termine il prima possibile: vendere la sua collezione di libri. «Non posso certo lasciare diecimila libri nella casa di mio figlio», ha detto Costa a Stephen Burgen del Guardian, «ovviamente venderli è una cosa dolorosa, ma è un dovere».

Costa ha quindi deciso di aprire una libreria a Barcellona, nel distretto di Gràcia. Ha deciso di chiamarla Espíritus del Agua, dal titolo di una mostra dedicata all’arte Inuit che contribuì a curare nel 2000. Qui Costa ha messo in vendita tutti i suoi libri: moltissimi volumi su antropologia, filosofia, viaggi, tantissimi romanzi. Una delle peculiarità del progetto di Costa è il prezzo al quale ha deciso di vendere i libri: stando a quanto dice lui, non gli interessa quello stabilito dal mercato. Lui la sua collezione la vende al prezzo che ritiene più giusto, quello che secondo lui riflette il valore reale dei libri. Non voleva, Costa, che i suoi volumi finissero in qualche mercatino delle pulci in cui «nessuno conosce il loro valore e quindi li vendono tutti a un euro». Preferisce che la gente entri nel suo negozio, dia un’occhiata in giro («i libri sono fatti anche per essere guardati») e poi si metta a trattare con lui per raggiungere un accordo sul prezzo.

«Un sacco di gente è convinta che i libri usati non abbiano valore, ma io credo che un libro di seconda mano certe volte possa essere giusto un po’ più economico di uno nuovo, altre volte molto più costoso. Cerco di stare nel mezzo». Quando i clienti protestano, lui risponde sempre che «quando compri una macchina usata, mica lo sai come è stata tenuta fino a quel punto. Ma con un libro puoi vedere invece che è tutto lì, i pensieri dell’autore, l’azienda che l’ha stampato». Se alla fine gli interessati non sono d’accordo con lui sul prezzo, a lui non importa convincerli, li lascia andar via a mani vuote. Questa sua politica ha una sola eccezione: gli studenti. «So che loro il libro lo leggeranno di sicuro, quindi possono averlo a qualsiasi prezzo».

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