Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
È stata trovata l’acqua su un pianeta simile alla Terra
C’è un pianeta lontano, nella costellazione del Leone, che è grande poco più del doppio della Terra ed considerato al momento il più abitabile al di là del sistema solare. A dirlo è un gruppo di astronomi che hanno scoperto la presenza di vapore acqueo nella sua atmosfera, scrive il Guardian, riportando i risultati della ricerca pubblicata su Nature Astronomy. «La presenza dell’acqua è di grande importanza come indicatore di condizioni di vivibilità», si legge nello studio. A confermare alla testata la straordinaria abitabilità del pianeta è anche Ryan Cloutier dell’Harvard and Smithsonian Center for Astrophysics.
«Una scoperta strabiliante», secondo la fisica e astronoma italiana Giovanna Tinetti dell’ University College London (UCL) che ha guidato il team di ricercatori. «È la prima volta che siamo riusciti a trovare acqua su un pianeta nella zona abitabile intorno a una stella dove la temperatura è potenzialmente compatibile con la presenza di vita», ha dichiarato alla Bbc la studiosa. La zona abitabile è quella regione intorno a una stella in cui è teoricamente possibile la presenza di acqua liquida sulla superficie di un pianeta.
Il pianeta protagonista della scoperta si chiama K2-18 b, è a 110 anni luce di distanza dalla Terra e potrebbe contenere nella sua atmosfera fino al 50% di acqua. «Essendo piccoli e relativamente freddi – si legge nello studio – questi pianeti e la loro atmosfera sono difficili da osservare, per questo motivo nessuna firma spettrale era stata registrata fino a questo momento». La firma spettrale dipende dalla combinazione di radiazioni elettromagnetiche (EM) a diverse lunghezze d’onda e consente di identificare in modo univoco un oggetto. Bisognerà attendere la prossima generazione di telescopi, che verrà lanciata nel 2020, per cercare altri gas nell’atmosfera che possano essere prodotti solamente da organismi viventi, ha spiegato il professor Ingo Waldmann alla Bbc. E nei prossimi 10 anni saremo in grado di individuare anche la presenza di sostanze chimiche riconducibili alla presenza di vita.
«Questa è una delle più grandi domande della scienza e ci siamo sempre chiesti se siamo soli nell’universo», commenta Waldmann. Potrebbe essere una destinazione possibile per l’uomo? Chiede il Guardian allo stesso studioso, che risponde: «Non è ancora la destinazione adatta per le vacanze». Nel pianeta, infatti, la gravità è 8 volte più forte che sulla Terra e i raggi UV potrebbero causare mutazioni cancerogene.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.