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Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.

“Torn” di Natalie Imbruglia era una cover: 20 anni dopo c’è ancora chi protesta

29 Agosto 2017

Qualcuno non l’ha presa molto bene: “Torn”, il singolo di Natalie Imbruglia uscito nell’estate del 1997, una delle canzoni pop di maggior successo di quel periodo, è una cover. La storia, in realtà, era già nota, però molti degli ex ragazzini degli anni Novanta l’hanno scoperto soltanto recentemente, quando un tizio ha twittato: «Ogni ragazzino degli anni Novanta è diventato adulto tre volte: quando ha compiuto 18 anni, quando ha compiuto 21 anni, e quando ha scoperto che la versione di Torn di Natalie Imbruglia è una cover», e quel tweet è stato condiviso migliaia di volte.

La versione più nota di “Torn”, quella che tutte le persone con più di trent’anni hanno in mente, è uscita nel primo album della cantante australiana Natalie Imbruglia, Left of the Middle, ed è stato un successo internazionale, scalando le classifiche Usa, in Gran Bretagna e in molti Paesi europei e latinoamericani. Il video, che in molti ricorderanno è questo:

La canzone però è stata scritta nel 1993 dalla band californiana Ednaswap, che in un primo momento si limitò a suonarla nei suoi live, senza registrarla. Sempre nel 1993 uscì una cover danese, cantata da Lis Sørensen, tradotta e adattata, con il titolo “Brændt”, ovvero “scottato”: quella fu la prima versione registrata del singolo, che era anche accompagnato da un video.

Nel 1995 gli Ednaswap decisero di registrare anche loro la canzone che avevano scritto: quella registrazione è stata caricata su YouTube nel 2008, sull’account ufficiale della band. L’anno successivo c’è stata un’altra cover nordica, in questo caso dalla Norvegia. Dunque, facendo il conto, quella di Natalie Imbruglia è la quarta versione della canzone: la cantante australiana fu nominata agli Emmy per quel singolo. Però a vincere fu “My Heart Will Go On” di Celine Dion.

Quando il tweet “rivelatore” è diventato virale, le reazioni di sconcerto non sono mancate: «La mia intera vita si è basata su una bugia», è stato uno dei commenti. Quello che è successo, insomma, come ha riassunto Refinery29, è che «l’internet ha scoperto che una canzone degli anni Novanta era una cover e ha dimostrato di non potere reggere la realtà».

Natalie Imbruglia in un concerto del 2003 (Julian Herbert/Getty Images)
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