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L’ex prete trumpiano che scrive per Breitbart a Roma

11 Gennaio 2017

La vittoria elettorale di Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio, ha acceso i riflettori su Breitbart, il sito ultraconservatore che è stato tra i primi media a sostenere il tycoon durante le primarie repubblicane e che durante le ultime elezioni ha rappresentato una delle voci trumpiane più riconoscibili (alcuni definiscono Breitbart come megafono dell’alt-right, altri invece hanno coniato ad hoc il termine “alt-light” per indicare le sue posizioni radicali ma non apertamente neo-naziste come quelle di altri siti dell’alt-right). Una delle personalità chiave del sito, Steve Bannon, sarà il chief strategist del neo-presidente. Un aspetto meno noto di Breitbart, però, è che ha un corrispondente a Roma, un teologo cattolico nonché ex prete: si chiama Thomas Williams ed è appena stato scritto un suo ritratto sul New York Times.

Il giornalista del Nyt Jason Horowitz descrive Williams come un «teologo poliglotta e telegenico», definendolo come «gradevole e pacato», tratti che fanno di lui una «voce insolitamente gentile all’interno del coro sguaiato di Breitbart». Williams, che a quei tempi vestiva ancora l’abito talare, ha conosciuto Bannon nel 2004 grazie alla passione comune per La passione di Cristo, il film scritto e diretto da Mel Gibson: «All’inizio ho pensato fosse un po’ matto», ha raccontato a Horowitz. Nello stesso periodo ha avuto un figlio dalla storica dell’arte Elizabeth Lev, ma la cosa è rimasta a lungo segreta. Sempre in quegli anni Williams è diventato una celebrità minore negli Usa a causa del suo sostegno a Marcial Maciel Degollado, il prelato messicano accusato di avere commessi molti abusi sessuali: ogni volta che una televisione aveva bisogno di una voce pro-Degollado, intervistava lui. Soltanto quando Ratzinger obbligò il sacerdote a dimettersi, Williams riconobbe che era colpevole.

Nel 2012 Williams ha deciso di riconoscere pubblicamente il figlio, che tra l’altro è disabile, e di abbandonare l’abito talare per sposare la madre del bambino. L’anno dopo si è trasferito in Italia con Elizabeth Lev. Trovandosi improvvisamente senza una fonte di reddito, l’ex sacerdote ha iniziato a scrivere per Breitbart. Si è occupato di immigrazione, dipingendo in modo negativo i rifugiati, che secondo lui pisciano sulle statue della Madonna. Inoltre ha lodato la vittoria di Virginia Raggi a Roma che avrebbe segnato «un colpo di reni da parte dei cittadini contro l’establishment» e scritto articoli sulle resistenze conservatrici a Papa Francesco all’interno della Chiesa cattolica. Tuttavia, nell’intervista al Nyt, ha detto di non condividere la linea trumpiana sull’immigrazione e di avere la stima del pontefice.

Immagini Vincenzo Pinto (AFP/Getty Images)
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