Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Sul prossimo Steve Jobs (e su Miles Davis)
Il paragone fra Jobs e Davis, lo azzarda oggi Nicholas Thompson sul sito del New Yorker.
Chi sarà e cosa dovrà fare il prossimo Steve Jobs? “Dubito che sarà Zuckerberg – dice Thompson – che ha tutti i numeri per essere il prossimo Bill Gates: un ragazzo sveglio che ha avuto una grande idea al momento giusto, ci ha costruito un monopolio, e lo mantiene realizzando cose sufficentemente valide ma mai grandiose. Posso dirlo con certezza: il prossimo Jobs sarà qualcuno che non cercherà di essere Jobs”.
E’ a questo proposito che Thompson scomoda il paragone con Davis, uno che come Jobs ha sempre inventato e vanta molti tentativi di innovazione.
“Non suonare quello che già c’è, suona quello che non c’è” diceva Davis. Il prossimo Jobs, secondo Thompson, non farà il tablet più veloce o lo smartphone più fine. Sarà qualcuno che tirerà fuori qualcosa di cui abbiamo bisogno prima di sapere che ne abbiamo bisogno.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.