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11:13 giovedì 10 luglio 2025
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.

La Cina vuole costringere il Dalai Lama a reincarnarsi

15 Settembre 2014

Domenica scorsa il Dalai Lama (nato col nome di Tenzin Gyatso) ha rilasciato un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Tra le altre cose, la guida spirituale tibetana ha rilasciato un comunicato che ha fatto discutere: «Abbiamo avuto un Dalai Lama per quasi cinque secoli. Il quattordicesimo attualmente è molto popolare. Concludiamo con un Dalai Lama popolare».

Il titolo di Dalai Lama risale al 1391, e ne usufruisce colui che si ritiene essere l’ultimo tassello di un ciclo di reincarnazioni di Avalokitesvara, il bodhisattva (santo buddista) della compassione. Dal XVII secolo fino al 1962 il Dalai Lama è anche stato a capo del governo tibetano, mentre l’attuale, il quattordicesimo, ha rinunciato alla nomina di capo dell’Amministrazione centrale tibetana, l’organo creato dai tibetani in esilio in Cina. Il controllo effettivo è esercitato dai cinesi.

Per questi motivi la Cina, che controlla il Tibet dal 1951, vede di cattivo occhio l’ultimo Dalai Lama, che ha già avuto modo di definire «un lupo vestito da monaco». E le ultime esternazioni della guida spirituale hanno chiamato una risposta ufficiale di Pechino, che sembra voler “costringere a risorgere” il Dalai Lama. Hua Chunying, portavoce del governo cinese, ha rilasciato una dichiarazione che recita:

Il titolo di Dalai Lama è conferito dal governo centrale, che ha centinaia di anni di storia. Il quattordicesimo Dalai Lama, l’attuale, ha secondi fini e sta cercando di distorcere e negare la storia, cosa dannosa per il normale ordine del buddismo tibetano.

(via)

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