Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La cosa più irritante su Facebook


Qual è l’abitudine più irritante sui social media? Insomma, quel genere di cosa che ti spingere a togliere l’amicizia a qualcuno su Facebook oppure a defollowarlo su Twitter? Peggio dei selfie, peggio degli aggiornamenti sui figli che hanno messo i dentini o su quello che si è mangiato al ristorante… c’è solo la religione.
Stando a un sondaggio condotto dall’agenzia di relazioni pubbliche Diffusion su un campione di utenti inglesi, infatti, il discutere questioni di fede sui social media è considerata l’abitudine più fastidiosa dal 30% degli intervistati.
Seguono gli aggiornamenti sulle questioni sentimentali (25%), sulla prole (21%), sulla palestra e lo shopping (al 20%). Ancora più sgraditi, ovviamente, i commenti razzisti o misogini, che danno fastidio a oltre la metà degli utenti.

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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.