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È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

Come riconoscere un vero Van Gogh

10 Settembre 2013

Il dipinto scoperto più recentemente di Vincent Van Gogh, il primo ad essere rinvenuto dal 1928, si intitola Tramonto a Montmajour e risale al 4 luglio 1888. Per lunghe decadi è rimasto a impolverarsi in una soffitta in Norvegia e recentemente, quand’è stato valutato dagli esperti, sembrava che fosse opera di un altro artista.

Eppure lo stesso Van Gogh vi fa riferimento in una lettera spedita al fratello Theo in quei giorni, dichiarando che il dipinto aveva avuto luogo all’aperto, «in una brughiera pietrosa dove piccole querce crescono intrecciandosi». Per avere la sicurezza che quel dipinto fosse proprio del celebrato artista olandese, il “Van Gogh Museum” di Amsterdam ha impiegato una vasta gamma di test scientifici.

Innanzitutto, i ricercatori hanno testato la composizione dei pigmenti, per verificare la compatibilità con altri lavori di Van Gogh. Per farlo, sono ricorsi all’uso di microscopi elettronici a trasmissione, a scansione e polarizzatori. Questi ultimi, in particolare, hanno permesso di identificare pigmenti e fibre: esponendo particelle della dimensione da 1 a 20 micron – ovvero più piccole di un millesimo di millimetro – a una sorgente di luce polarizzata, ogni tipo di pigmento e reagisce in maniera differente. In questo modo, ogni singola particella può essere distinta dalle altre e svelare l’enigma dell’origine del dipinto.

I raggi X, poi, hanno tolto ogni dubbio anche circa la tela utilizzata, che è proprio quella di cui si servì Van Gogh nel suo periodo di Arles, nella Francia meridionale. Il direttore del museo ha commentato: «Ciò che rende ancora più eccezionale tutto questo è che è un lavoro di transizione nella sua produzione e inoltre un dipinto grande proveniente dal periodo che molti pensano essere il culmine dei suoi risultati artistici.»

(via)
 

Nella foto: Tramonto a Montmajour (1888), di Vincent Van Gogh.

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