Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Donkey Kong, in versione “rosa”

I videogiochi sono da sempre – eccezion fatta per qualche eroina à la Lara Croft o (questa è per i più geek) Tifa Lockhart – una faccenda per maschietti. E non perché il pubblico di destinazione sia prevalentemente maschile (sì, può darsi, certo) ma perché lo sono la grande maggioranza dei protagonisti, a partire dai primissimi esempi come Super Mario, fino ad arrivare ai moderni cult come Call Of Duty. Un papà statunitense, Mike Mika, quando ha visto la delusione sul volto della sua bambina per l’impossibilità di giocare con la principessa Pauline di Donkey Kong (versione Nes), ha pensato di cambiare le cose. Mika è, fortunatamente, uno sviluppatore, e così non ci è voluto molto perché realizzasse il sogno di sua figlia: trasformare Pauline in eroina, farle sconfiggere lo scimmione Kong e salvare l’idraulico Mario (non una cosa molto complicata, considerato che Donkey Kong è stato originariamente pubblicato nel 1981). E, infine, ha pubblicato una demo del videogame in versione “rosa” su Youtube.
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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.