L'opera seconda di Emerald Fennell, disponibile su Prime Video dal 22 dicembre, è pura estetica della provocazione, intrattenimento camp mascherato da lotta di classe.
È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie
Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

Con un tempismo perfetto, proprio nei giorni in cui il pubblico femminile è in visibilio per l’apparizione di Jacob Elordi sul red carpet di Venezia per presentare un altro ambizioso adattamento di un grande classico, il Frankenstein di Guillermo del Toro, su YouTube è comparso il primo teaser dell’attesissima versione di Cime tempestose diretta da Emerald Fennell, la regista di Saltburn e Una donna promettente. Un minuto e mezzo di dita in bocca, tuorli d’uovo, respiri ansimanti, pelle sudata o bagnata e in sottofondo Charli XCX. Cosa dobbiamo aspettarci? Sicuramente un adattamento decisamente erotico, come si evince appunto dal teaser (già giudicato abbastanza cringe da alcuni fan del romanzo originale, che hanno malignamente ribattezzato l’operazione 50 sfumature di Brontë), che si limiterà ad “attingere” al romanzo del 1847 di Emily Brontë, prendendosi parecchie libertà. Chi si aspetta una ricostruzione fedele, insomma, rimarrà molto deluso, come già si è potuto capire dalla scelta dei protagonisti (Catherine avrebbe dovuto essere molto più giovane, Heathcliff non sarebbe dovuto essere bianco: ne parlavamo qui). Per verificare la veridicità di questa nostra previsione non resta che aspettare il giorno di San Valentino del 2026, quando il film arriverà al cinema.

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.