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23:27 mercoledì 17 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

A Milano è stato demolito il Padiglione dell’Agricoltura di Ignazio Gardella

Era del 1961, parte dell'ex Fiera Campionaria: al suo posto costruiranno la nuova sede Rai.

29 Luglio 2025

Milano non costruisce soltanto, ma demolisce anche. Negli ultimi giorni di luglio è stato completato l’abbattimento di un pezzo storico dell’architettura cittadina, ovvero il Padiglione dell’Agricoltura di via Gattamelata, firmato da Ignazio Gardella e inaugurato nel 1961. Era un capitolo importante, come detto, del patrimonio culturale meneghino, perfino inserito nella lista dei beni culturali della Regione Lombardia: la sua facciata era riconoscibilissima, in quel quartiere, e con la sua fine termina definitivamente il capitolo della vecchia Fiera campionaria.

Il vecchio polo fieristico si trasformerà quindi nel futuro Nuovo Centro di Produzione Rai, come informa il blog Urban File. Si legge, sempre, che l’area sarà oggetto di una «completa riqualificazione», parola magica sempre più utilizzata in questi anni, specialmente in città. La Rai, quindi, sposterà tutte le attività che oggi si dividono tra la sede di corso Sempione e quella di via Mecenate.

Ne ha scritto su Instagram anche Bianca Felicori, architetto e fondatrice del progetto Forgotten Architecture (di cui avevamo parlato qui), dicendo: «Ciò che più mi colpisce è che la RAI ha sempre dimostrato una particolare sensibilità verso l’architettura e il design, collaborando spesso con alcuni dei più grandi architetti, tra cui Gio Ponti».

Una foto della demolizione è stata postata dall’architetto Paolo Brambilla, sempre su Instagram.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da paolo (@paolo_bram)

La descrizione dell’edificio, dal sito Lombardia Beni Culturali, dice: «L’edificio di Gardella è un blocco in linea sviluppato lungo la via Gattamelata, margine tra l’insediamento della Fiera e il tessuto urbano circostante, con cui il progetto cerca un dialogo. Il padiglione presenta, infatti, un fronte rivolto alla città lungo circa cento metri che, attraverso il rigore tipico delle opere del suo progettista, si offre come punto fermo nel disordinato panorama del sito espositivo. La facciata, dunque, diviene l’elemento significante dell’intero progetto e si presenta ripartita in fasce orizzontali. La prima è costituita dalla zoccolatura, in cui vengono combinate lastre di pietra bianca di Vicenza (materiale utilizzato anche per i cordoli marcapiano e le pensiline, poste a protezione degli ingressi) e piastrelle in clinker di colore rosso scuro. Su questo solido basamento, poggia il vuoto di una parete continua in vetro e acciaio, a doppia altezza, scandita dall’incalzante ritmo di aperture verticali realizzate con telai smaltati in ferro rosso e poste tra ritti portanti, sempre in metallo ma neri. Concludono la composizione un coronamento continuo, inciso da un motivo a losanghe che Gardella aveva già usato in varie occasioni, e il nastro intermedio costituito da una parete cieca (di nuovo in clinker) che viene interrotta da tre sottili feritoie poste in corrispondenza dei cavedi che illuminano il secondo piano».

Nell’immagine in evidenza, il Palazzo dell’Agricoltura dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, autore non identificato.

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