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La vedova del creatore di ER vuole portare i produttori di The Pitt in tribunale per aver copiato ER Sherri Crichton, moglie di Michael, sarebbe pronta a far causa al medical drama Hbo, fresco vincitore agli Emmy come Miglior serie drammatica. 
Luca Guadagnino si è proposto a Julia Roberts come regista del sequel de Il matrimonio del miglior amico Roberts ha confermato che il progetto di remake esiste e Guadagnino si è subito offerto volontario come regista. 
I Mind Enterprises, il duo italodisco diventato famosissimo grazie ai social, suonerà al prossimo Coachella Dopo un'estate in cui sono apparsi nei feed di praticamente tutti, adesso la definitiva consacrazione sul palco del Coachella.
Il caso del cadavere di una 15enne ritrovato nella Tesla abbandonata di un rapper è diventato l’ultima fissazione degli impallinati di true crime La vittima, Celeste Rivas, aveva 15 anni. Il rapper, D4vid, sta collaborando con le autorità. Al momento queste sono le uniche certezze di questa storia.
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema

L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

29 Luglio 2025

«Il mio caro amico Awdah è stato massacrato questa sera. Si trovava davanti al centro comunitario del suo villaggio quando un colono ha sparato un colpo che gli ha trafitto il petto e gli ha tolto la vita»: questa la drammatica testimonianza del giornalista Basel Adra riportata Al Jazeera. Il documentarista premio Oscar per il film No Other Land è tra quanti hanno confermato la morte violenta dell’attivista palestinese Odeh Muhammad Hadalin, avvenuta nelle scorse ore dopo uno scontro tra un gruppo di coloni e alcuni residenti palestinesi. Anche l’altro regista del film, l’israeliano Yuval Abraham, ha confermato la morte dell’amico e collaboratore, ricordando il suo impegno nella realizzazione del lungometraggio attraverso il suo account X. 

L’assassino di Odeh Muhammad sarebbe già stato identificato da alcuni testimoni. Si tratterebbe di un colono israeliano noto per il suo comportamento violento, che in passato non ha esitato a sparare su cittadini palestinesi di fronte a telecamere e telefonini. Sui social circola un video del presunto assassino che estrae la pistola e fa fuoco verso alcuni palestinesi senza curarsi di chi lo riprende: si tratta però di un precedente episodio che ne testimonia la natura violenta e non dell’uccisione di Hadalin. La polizia israeliana ha fermato due coloni e quattro palestinesi e starebbe investigando sull’accaduto, senza però fornire ulteriori dettagli sulle accuse che gravano sulle persone trattenute per la vicenda. 

La morte di Odeh Muhammad Hadalin, maestro di professione e attivista per i diritti dei palestinesi per vocazione, è l’ennesima uccisione che testimonia del tentativo violento dei coloni israeliani di cacciare con la forza, le minacce, le violenze reiterate e talvolta gli omicidi gli abitanti palestinesi di Masafer Yatta. La sua morte sta suscitato particolare indignazione a livello internazionale proprio per il suo coinvolgimento nella realizzazione del film premiato come miglior documentario agli ultimi premi Oscar. Hadalin infatti è stata una figura chiave nella lavorazione della pellicola, specialmente per documentare la situazione nella zona di Masafer Yatta, aiutando i due registi di No Other Land a raccogliere testimonianze dai residenti e filmare alcuni tentativi dei coloni di cacciarli con la forza. 

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