Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto
Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.

Negli ultimi mesi, come riporta RaiNews, ben cinque danzatrici straniere sono state fermate dalla polizia egiziana con l’accusa di “incitazione al vizio” per aver ballato in pubblico la raqs baladi (così è comunemente chiamata la danza in Egitto) o una delle sue forme “ibride”. Tra di loro c’è anche Sohila Tarek Hassan Haggag, nota come Linda Martino, danzatrice molto popolare sui social. La doppia nazionalità – egiziana e italiana – non è bastata a proteggerla. Negli scorsi giorni è stata arrestata al Cairo proprio per aver incitato al vizio. La Farnesina sta seguendo il caso.
La danza del ventre fa parte da secoli della cultura egiziana, eppure le danzatrici che la eseguono sono da decenni fortemente discriminate. Le donne arabe che studiano questa disciplina, resa popolare a livello internazionale dal cinema egiziano, devono infatti fare i conti con il retaggio coloniale che ha spesso ridotto una secolare arte a mera esibizione erotica, presa sempre più di mira dalle stringenti leggi egiziane in tema di morale. Se oggi la danza del ventre è nota con questo nome è infatti perché la chiamarono così i primi coloni francesi che assistettero agli spettacoli delle ballerine nel XIX secolo, spiega la ricercatrice Shatha Yehia nel suo libro Imperialism and the Heshk Beshk, citato da Rfi in un lungo reportage sull’argomento. Al giorno d’oggi le poche egiziane che si azzardano ad esibirsi pubblicamente nella danza del ventre vengono chiamate heshk beshk, un termine onomatopeico che richiama il suono tintinnante dei costumi delle ballerine quando muovono il ventre e che in Egitto è diventato sinonimo prima di femme fatale, poi di donna di facili costumi.
Così, paradossalmente, le danzatrici egiziane che studiano per anni questa pratica risalente all’epoca dei faraoni sono costrette a esibirsi in privato o all’estero, mentre molte ballerine straniere ballano pubblicamente. Spesso poi si tratta di non professioniste che, sfruttando la propria nazionalità straniera, possono esibirsi in spettacoli molto approssimativi di danza del ventre, protette dai loro passaporti. Qualcosa però sembra essere cambiato, rendendo la danza del ventre pericolosa per tutte le praticanti.