Grazie a un accordo tra Paramount e Activision, una delle più importanti saghe videoludiche di sempre arriverà sul grande schermo.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto
Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.

Era una delle ultime proprietà intellettuali hollywoodiane non ancora trasformate in franchise, ma si sapeva che era soltanto una questione di tempo: sta per nascere l’universo dei Blues Brothers, si inizia non con un nuovo film ma con un graphic novel. Il titolo è The Blues Brothers: The Escape of Joliet Jake, fumetto che ha ricevuto l’approvazione sia della famiglia di Dan Aykroyd che dagli eredi di Judy Belushi-Pisano (i Blues Brothers sono una loro proprietà, decidono loro che farne, ed è stata proprio l’ex moglie di John Belushi ad avere l’idea di questo universo narrativo). È solo il primo passo di un lungo cammino, almeno secondo i piani: dopo il fumetto verranno altri film, serie tv, eventi dal vivo e spettacoli musicali.
A scrivere The Blues Brothers: The Escape of Joliet Jake sono stati Stella Aykroyd, Luke Pisano e James Werner, le illustrazioni sono a cura dell’artista Felipe Sobriero. Stando alle indiscrezioni del momento – ancora non c’è una data d’uscita né per il mercato americano né per quello internazionale – a pubblicare il graphic novel dovrebbe essere la casa editrice Z2, specializzata in fumetti e musica (per farvi un’idea basta dare un’occhiata al loro store online). «È una lettera d’amore e un sequel del film», così Aykroyd, Pisano e Werner hanno descritto il fumetto. A supervisionare il tutto ci sarà Dan Aykroyd in persona, che si assicurerà che il graphic novel sia fedele «allo spirito dell’originale».
Non appena verrà annunciata una data d’uscita, il libro sarà disponibile per il pre-ordine su Amazon, Barnes and Noble e altri negozi indipendenti.

A The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya il Gran premio della giuria, Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la sua interpretazione in La grazia, di Benny Safdie la Miglior regia con The Smashing Machine.

L'opera prima di Giulio Bertelli, presentata alle Settimane della critica a Venezia e distribuita in sala da Mubi, mescola fiction e documentario per raccontare tutto il sangue, il sudore e le lacrime nelle vite di tre atlete.