È un genere esploso negli ultimi dieci anni ma che forse è stato già superato dai fatti: la crisi climatica ormai è parte della nostra quotidianità e la narrativa non può che adattarsi di conseguenza.
Le riprese della terza stagione di Euphoria sono state rimandate (un’altra volta)
Con una dichiarazione a Deadline, Hbo ha annunciato che le riprese della terza stagione di Euphoria, originariamente programmate per il 2023 ma poi slittate all’inizio del 2024 a causa dello sciopero degli attori e degli scrittori, sono state nuovamente rimandate a data da destinarsi. È ormai da più di due anni che i fan della serie di Sam Levinson – ancora tormentati dal finale sospeso con cui si chiude la seconda stagione, come testimoniato da un viralissimo video di TikTok – attendono il seguito delle disastrose ma esteticamente perfette vicende di Rue. A consolarli c’è la notizia che, a causa della sospensione delle riprese per la terza stagione, l’amatissimo cast della serie potrà intraprendere nuovi progetti lavorativi.
E in effetti, come sottolinea Nme, tralasciando lo sfortunato caso di Nika King, che nella serie interpreta la mamma di Rue e che di recente ha dichiarato che a causa del ritardo nella produzione non riesce più a pagare l’affitto, gli attori protagonisti non sono mai stati così impegnati. A partire da Zendaya, reduce da una lunghissima campagna di promozione per il suo ruolo nell’acclamato Dune – Parte Due e già pronta a un nuovo giro sul red carpet mondiale per Challengers di Luca Guadagnino. Ma anche Sydney Sweeney, dopo aver recitato nella rom-com Tutti tranne te e aver presentato un apprezzatissimo episodio del Saturday Night Live, è ora impegnata nella promozione di un horror ambientato in Italia intitolato Immaculate.
E poi ovviamente, Jacob Elordi, l’attore (e il fisico) più chiacchierato del momento dopo il mediocre ma virale Saltburn e la sua interpretazione di Elvis in Priscilla di Sofia Coppola. Ed è proprio Elordi che, qualche mese fa, ironizzava sull’estenuante attesa per la nuova stagione di Euphoria, in cui l’attore, ormai ventiseienne, dovrebbe tornare a interpretare un liceale: «I hope it’s soon or they’re going to have to Benjamin Button me»

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.