La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.
In Cina ha aperto una delle librerie più belle del mondo
A Taizhou, città di due milioni di abitanti che affaccia sul Mare Cinese Orientale, ha da poco aperto una libreria bellissima e stranissima, tanto che sembra uscita da un’opera di Escher o dal set di un film di Baz Luhrmann (non sfigurerebbe nel Grande Gatsby). Si chiama Tengda Zhongshuge Bookstore ed è stata realizzata a partire da un’idea del designer Jun Zhu e dallo studio ETER Architecture. Nella costruzione della libreria, Jun Zhu ha tratto ispirazione soprattutto dagli elementi naturali e paesaggistici tipici di questa zona della Cina.
La libreria è stata pensata anche come un “omaggio” ad alcuni dei luoghi più famosi e visitati di questa provincia cinese, come la montagna Tiantai, il ponte Ruyi, i paesaggi montuosi dello Shenxianju e quelli marini dell’isola di Haishan. Soprattutto quest’ultima è servita a Jun Zhu come “base” nel suo progetto: la libreria ha una forma circolare e, nelle intenzioni del designer, questa forma doveva ricordare proprio quella dell’isola. Una delle note più caratteristiche della Tengda Zhongshuge Bookstore è che parte degli interni ricordano, nel loro aspetto, la riolite, una roccia vulcanica molto presente in questa zona del Paese.
La libreria è stata inaugurata nello scorso giugno e tra i suoi scaffali si possono trovare quasi 30 mila libri su letteratura, filosofia, economia, storia, geografia e scienze sociali. Sin dal giorno dell’apertura ha riscosso un grandissimo successo tra gli abitanti di Taizhou: la Tengda Zhongshuge Bookstore accoglie quasi mille persone al giorno. Questa di Taizhou, tra l’altro, è solo l’ultima apertura per la Zhongshuge, un franchise di librerie che ha realizzato “opere” simili già in molte altre città cinesi, compresa Shanghai.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.