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08:35 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
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Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

Pare che Rumore bianco di Noah Baumbach sia una catastrofe produttiva

06 Giugno 2022

Rumore bianco di Don DeLillo uscì nel 1985, ed è più o meno da quell’anno che si discute di un possibile adattamento cinematografico. Come ha scritto Jordan Ruimy su World of Reel, la maggioranza degli addetti ai lavori ha sempre definito il romanzo semplicemente «impossibile da trasporre». Perché è un romanzo senza una trama vera e propria che racconta di morte, consumismo e malessere borghese attraverso i suoi due protagonisti, il professore di Studi hitleriani Jack Gladney e la moglie Babette (che nel film saranno interpretati rispettivamente da Adam Driver e Greta Gerwig). Un’opinione, questa, che Noah Baumbach ha deciso di sfidare e dimostrare errata. Il regista ha proposto a Netflix un suo adattamento di Rumore bianco e Netflix si è detta entusiasta del progetto. Certo, probabilmente nessuno dei dirigenti della piattaforma streaming immaginava che una storia che non prevede l’uso di Cgi e che consiste per gran parte di monologhi interiori dei vari personaggi potesse arrivare a costare più di 140 milioni di dollari.

Non è chiaro come Baumbach sia arrivato a spendere tutti questi soldi per girare il film. Nel suo pezzo, però, Ruimy racconta una serie di aneddoti avvenuti sul set che fanno pensare che la sorte si sia accanita sulla produzione. Non capita spesso che su un set cinematografico muoiano tre persone, per esempio. Su quello di Rumore bianco è successo: un membro della troupe è morto per overdose, uno si è suicidato e un altro ha avuto un attacco di cuore. Non che questi fatti siano colpa di Baumbach, si capisce, però hanno contribuito certamente ad allungare i tempi di realizzazione del film e, quindi, a far aumentare i costi. Colpa del regista, invece, è sicuramente lo spreco di materiali raccontato da una persona che ha lavorato sul set. Questa stessa persona (che ha chiesto a Ruimy di rimanere anonima) ha detto anche che a causa di «problemi di comunicazione» sul set si sono verificati incidenti che solo grazie alla fortuna non hanno fatto salire il conto di morti e feriti. Pare che a causa di «un’incomprensione» tra gli assistenti di Baumbach e lo stunt team, durante le riprese ci sia stato uno «scontro frontale» (tra due automobili, immaginiamo) che ha mandato uno dei due stuntman coinvolti in ospedale. L’altro è rimasto illeso per miracolo, pare.

Come se tutto questo non fosse già abbastanza, Baumbach si è ulteriormente complicato la vita cambiando idea in corso d’opera su alcuni membri fondamentali della sua squadra. All’inizio, infatti, il direttore della fotografia di Rumore bianco doveva essere Michael Seresin, poi è diventato Lol Crawley. Così, tra imprevisti, incidenti, indecisioni e idee che cambiavano, per girare il film ci sono voluti nove mesi. E un budget che si avvicina molto a quello che è servito per girare Top Gun: Maverick.

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