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Il nuovo regolamento per la tutela dei minori online in Regno Unito ha bloccato i post sulla guerra in Ucraina e Gaza Sono stati tra i primi contenuti online a essere oscurati dalle nuove regolamentazioni inglesi, prima di pornografia e video violenti.
L’assessore ai grandi eventi del comune di Roma sta facendo di tutto per portare gli Oasis in città Anche se al momento la reunion dei fratelli Gallagher non prevede l'Italia, Roma si è già fatta avanti con insistenza. 
La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.
È morto Robert Wilson, il regista che inventò l’opera teatrale totale Con spettacoli come Einstein on the Beach portò musica, videoinstallazioni e l’interdisciplinarietà a teatro, modernizzandone il linguaggio.
Dopo otto anni di studio non stop, la Lofi Girl si è finalmente diplomata Il volto dell’amatissimo canale YouTube ha mostrato il diploma su TikTok, dopo aver tenuto compagnia a milioni di studenti e lavoratori.
In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 
Hollywood sembra intenzionata a dare un sequel a tutte le commedie romantiche degli ultimi trent’anni Mentre si gira "Il diavolo veste Prada 2" sono stati annunciati i ritorni di "Il matrimonio del mio migliore amico" e "Sognando Beckham".
A Newton, in Massachusetts, i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

In Ucraina gli affitti sono alle stelle per via dei tantissimi profughi che cercano casa

18 Marzo 2022

L’Ucraina dell’est si sta lentamente ma inesorabilmente svuotando: gli abitanti delle città e dei villaggi vicini al confine con la Russia, prime vittime dell’invasione, lasciano le loro case e partono alla ricerca di un rifugio. Tantissimi − stando alle ultime rilevazioni, più o meno tre milioni − hanno deciso di abbandonare l’Ucraina e hanno attraversato il confine con la Polonia, la Slovacchia, l’Ungheria, la Romania. Molti si stanno allontanando ancora di più, arrivano in Germania e poi nell’Europa occidentale. Tanti, però, per scelta o per costrizione, restano in Ucraina, lasciano l’est del Paese e si spostano verso ovest, lontani dal fronte. Questa migrazione interna sta portando effetti sull’economia ucraina che non fanno altro che aggravare una situazione già complicatissima. Come riporta il Kyiv Independent, uno dei problemi che i profughi in fuga verso l’ovest stanno affrontando è la difficoltà di trovare una casa. Sia perché, a quanto pare, le abitazioni disponibili sono poche e potrebbero non bastare per tutti, sia perché l’improvviso ed enorme aumento della domanda ha portato una crescita dei prezzi che rende impossibile a molte persone trovare una sistemazione.

Va detto che molti ucraini che vivono nella parte ovest del Paese stanno aiutando i loro concittadini in maniera spontanea e gratuita. Purtroppo, come spesso capita in queste situazioni, la buona volontà dell’individuo non è sufficiente. In questo momento, un monolocale nella periferia di Uzhhorod arriva a costare fino a 3750 dollari. Per due mesi. Le “occasioni” sono stanze singole a 950 dollari per due mesi di permanenza. Prima dell’inizio della guerra, un monolocale nella stessa Uzhhorod, capoluogo della regione più a ovest dell’Ucraina, costava al massimo duecento dollari al mese. La stessa cosa sta succedendo a Lviv, altra città nella metà occidentale del Paese: un appartamento che prima dell’invasione russa si affittava a venticinque dollari a notte, oggi non si trova a meno di mille dollari al mese. Andriy Sadovyi, sindaco di Lviv, ha detto che in tre settimane sono arrivate nella sua città più di duecentomila profughi: un numero di persone pari a quasi un terzo degli abitanti della città. I cinquecento edifici messi a disposizione per l’accoglienza, semplicemente, non bastano.

Come se tutte queste difficoltà non bastassero, in questi giorni si moltiplicano le truffe ai danni dei profughu. Sadovyi ha detto di aver ricevuto moltissime segnalazioni: fantomatici proprietari di case in affitto che si fanno versare la caparra e poi spariscono, veri proprietari di casa che dalla sera alla mattina raddoppiano l’affitto o pretendono 150 dollari in più per ogni parente, amico, conoscente o sconosciuto che l’inquilino decide di accogliere nell’appartamento. Per provare a contrastare questi fenomeni, a Lviv è stata istituita una struttura apposita per raccogliere segnalazioni di questo tipo: in due settimane, ne sono arrivate più di ottanta.

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