Hype ↓
08:32 venerdì 6 giugno 2025
Lo scrittore Kamel Daoud era stato invitato alla Milanesiana ma non potrà partecipare perché in Italia rischia l’arresto A causa di Urì, romanzo con cui ha vinto il premio Goncourt e che uscirà in Italia il 17 giugno.
Gli undici abitanti di una remota isola giapponese vogliono ripopolarla usando i manga Gli anziani di Takaikamishima hanno fondato una scuola di fumetto, nella speranza di salvare l’isola dallo spopolamento.
Il designer delle T-shirt più amate dalle celebrity è un bambino di 11 anni Si chiama Dylan e tra i suoi clienti può già vantare Elle Fanning, Michelle Pfeiffer, Pharrell, Jamie Lee Curtis e Pierpaolo Piccioli.
Uno dei massimi esperti di Caravaggio del mondo dice di aver finalmente trovato il suo primo dipinto Secondo Gianni Papi, "Ragazzo che monda un frutto" è l'opera prima dell'artista: ci sarebbe un dettaglio che lo conferma oltre ogni ragionevole dubbio.
Chi sono i cinque finalisti che si contenderanno il Premio Strega 2025 Dai voti ricevuti Bajani si conferma il favorito: giovedì 3 luglio scopriremo chi ha vinto.
Pur di non sembrare pigri, i disoccupati cinesi pagano dei finti uffici in cui vanno a fingere di lavorare Ci sono anche dei finti capi che assegnano finte mansioni, e talvolta capitano finti litigi e finti scioperi.
Il governo francese ha fatto arrabbiare Pornhub quindi Pornhub ha tolto il porno ai francesi Piattaforme inaccessibili fino a quando il governo non ritirerà una legge sulla verifica dell'età degli utenti.
È morto lo scrittore Edmund White, pioniere della letteratura gay e della libertà sessuale Romanziere, biografo, vincitore di un Pulitzer e autore di cinque memoir, nel 1977 scrisse anche il pionieristico manuale sessuale "The Joy of Gay Sex".

Il guardiano che ha disegnato gli occhi su un’opera d’arte ha raccontato perché lo ha fatto

15 Febbraio 2022

«Ho visto le reazioni della gente davanti a quel quadro, ho visto questo gruppo di ragazzini di sedici o diciassette anni che lo guardavano e si chiedevano perché non ci fossero gli occhi, non ci fosse la bocca, non ci fosse bellezza nelle figure ritratte in quell’opera. C’erano delle ragazze in questo gruppo, sono state loro a dirmi: “Disegnaci gli occhi, tu lavori qui”. Io ho chiesto: “Ma li avete dipinti voi, questi quadri?”. Loro mi ha detto di sì e mi hanno dato una penna. Ho disegnato gli occhi. Pensavo si trattasse dei disegni che quei ragazzi avevano fatto da bambini!», questo il racconto dell’accaduto fatto da Aleksandr Vasiliev, l’uomo diventato suo malgrado famoso per aver disegnato gli occhi sopra l’opera Tre figure di Anna Leporskaya, valutata intorno al milione di dollari, di proprietà della Galleria di Stato Tretyakov di Mosca e ospitato per il tempo di un’esposizione allo Yeltsin Center di Ekaterinburg, il polo culturale dove Vasiliev lavorava. O meglio, dove ha lavorato per un giorno, giusto il tempo di “abbellire” le Tre figure.

Certo, ascoltando il racconto dell’uomo non si può che provare un pizzico di tenerezza e di compassione per lui. Vasiliev ha 63 anni ed è un veterano di guerra: ha combattuto in Afghanistan e in Cecenia, dove ha subìto numerose ferite da arma da fuoco e sofferto traumi ai polmoni e alla testa. Il posto da addetto alla sicurezza allo Yeltsin Center lo aveva trovato grazie all’aiuto dei suoi ex commilitoni, che hanno insistito con lui affinché accettasse, superando la titubanza iniziale. «All’inizio volevo rifiutare, temevo di non riuscire a stare in piedi tutto il giorno (a causa delle ferite alla gamba subite durante gli anni nell’esercito, ndr), senza potermi sedere mai. Ma loro mi hanno detto: se fai anche un turno soltanto, sarai pagato immediatamente. Dunque sono andato a lavorare».

Certo, Vasiliev ha anche confermato, come riporta Artnews, che quell’opera di Leporskaya (e tutte le opere astratte esposte in quel momento allo Yeltsin Center) a lui proprio non piacciono. «Mi hanno fatto una cattiva impressione sin dall’inizio», ha detto. Vasiliev ora rischia una condanna per vandalismo, cosa che implicherebbe una sanzione monetaria, fino a un anno di lavori socialmente utili oppure tre mesi di prigione. Per quanto riguarda i ragazzini che, stando a quanto dice lui, lo avrebbe incoraggiato a vandalizzare l’opera, nei filmati di sicurezza dello Yeltsin Center di loro non c’è traccia.

Articoli Suggeriti
Lo scrittore Kamel Daoud era stato invitato alla Milanesiana ma non potrà partecipare perché in Italia rischia l’arresto

A causa di Urì, romanzo con cui ha vinto il premio Goncourt e che uscirà in Italia il 17 giugno.

Uno dei massimi esperti di Caravaggio del mondo dice di aver finalmente trovato il suo primo dipinto

Secondo Gianni Papi, "Ragazzo che monda un frutto" è l'opera prima dell'artista: ci sarebbe un dettaglio che lo conferma oltre ogni ragionevole dubbio.

Leggi anche ↓
Lo scrittore Kamel Daoud era stato invitato alla Milanesiana ma non potrà partecipare perché in Italia rischia l’arresto

A causa di Urì, romanzo con cui ha vinto il premio Goncourt e che uscirà in Italia il 17 giugno.

Uno dei massimi esperti di Caravaggio del mondo dice di aver finalmente trovato il suo primo dipinto

Secondo Gianni Papi, "Ragazzo che monda un frutto" è l'opera prima dell'artista: ci sarebbe un dettaglio che lo conferma oltre ogni ragionevole dubbio.

Chi sono i cinque finalisti che si contenderanno il Premio Strega 2025

Dai voti ricevuti Bajani si conferma il favorito: giovedì 3 luglio scopriremo chi ha vinto.

È morto lo scrittore Edmund White, pioniere della letteratura gay e della libertà sessuale

Romanziere, biografo, vincitore di un Pulitzer e autore di cinque memoir, nel 1977 scrisse anche il pionieristico manuale sessuale "The Joy of Gay Sex".

Abdulrazak Gurnah, tornare a essere uno scrittore dopo aver vinto il Nobel

Furto, appena uscito per La Nave di Teseo, è il primo romanzo di Gurnah dopo la vittoria del Nobel nel 2021. A Milano per partecipare alla Milanesiana, lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato del libro, di turismo, di furti e di Zanzibar.

Sirens, una lotta per il potere dai colori pastello

La nuova serie di Netflix con protagoniste Julianne Moore e Meghann Fahy racconta le dinamiche di potere tra tre donne, ma soprattutto dell’uomo che le guarda dall’alto.