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Temu ha raddoppiato i guadagni in Europa nonostante una forza lavoro composta da otto dipendenti soltanto Otto persone per gestire gli ordini, il servizio clienti, il sito, oltre alla parte burocratica, amministrativa e fiscale.
Il Time ha dedicato la copertina a Trump ma lui si è offeso perché nella foto sembra che gli abbiano cancellato i capelli Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha commentato così: «La più brutta foto di tutti i tempi».
Il Presidente del Madagascar è fuggito dal Paese per paura di essere ucciso ma rifiuta comunque di dimettersi Al momento nessuno sa dove si trovi Andry Rajoelina, ma lui sostiene di poter comunque continuare a fare il Presidente del Madagascar.
Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice creativa di Fendi La stilista debutterà alla prossima fashion week di Milano, nel febbraio 2026, e curerà tutte le linee: donna, uomo e couture.
Dopo il Nobel per la Pace vinto da Maria Corina Machado, il Venezuela ha chiuso improvvisamente la sua ambasciata a Oslo Una scelta che il governo di Maduro ha spiegato come una semplice «ristrutturazione del servizio diplomatico».
Giorgio Parisi, il fisico, si è ritrovato a sua insaputa presidente di una commissione del Ministero della salute perché al ministero lo hanno confuso con Attilio Parisi, medico E adesso sembra che nessuno al ministero riesca a trovare una maniera di risolvere il problema.
Il quotidiano del Comitato centrale del Partito comunista cinese ha fatto firmare un articolo a LeBron James, che però non lo ha mai scritto È vero che viviamo in un mondo strano, ma ancora non così strano da avere LeBron James tra gli editorialisti del Quotidiano del popolo.
Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.

Justin Theroux ha detto che nemmeno David Lynch sapeva cosa stesse succedendo in Mulholland Drive

14 Giugno 2021

Stando ai racconti di tutti quelli che ci hanno lavorato, nessuno, sul set di un film di David Lynch, ha mai capito cosa stesse succedendo prima che le riprese giungessero al termine (e neanche dopo). Tale è stato anche il caso di Justin Theroux, che ha parlato della realizzazione di Mulholland Drive del 2001 durante una recente intervista con Ben Travers di IndieWire, in occasione della sua nuova serie su Apple TV+, The Mosquito Coast. Come ha raccontato Theroux, che nel film di Lynch dava il volto al regista Adam Kesher, uno dei personaggi più indimenticabili del cinema – nonostante comparisse per pochi minuti – all’epoca l’attore non sapeva neanche quale fosse il senso del suo personaggio. Sapeva solo una cosa: che nemmeno David Lynch ne aveva la più pallida idea.

Nell’opera di Lynch, Camilla, la protagonista, aiuta Diane a ottenere piccole parti nei suoi film, fino a quando Camilla non si innamora del regista, Adam. Quando Diane apprende che Camilla sposerà Adam, gelosa e preda dell’ira, usa i soldi della zia per commissionare l’omicidio di Camilla. Ovviamente sappiamo che essendo un film di Lynch, a un certo punto la trama si complica a tal punto da diventare un sogno dentro al sogno (si tratta proprio della trasposizione cinematografica del processo onirico creato dalla mente di una donna). Theroux all’epoca non ci capì niente, e come ha rivelato a Indiewire, dalle risposte che Lynch gli diede sembra che nemmeno lui stesse in che direzione stesse andando il film.

«Lynch è un genio completo e anomalo, perché non risponde mai alle tue domande. Nei primi due giorni di riprese di Mulholland Drive, lo stavo ovviamente tempestando di un milione di richieste come: “Beh, perché sono lì? Chi è quello? Cosa sta succedendo? In quale realtà siamo? Ma Camilla è reale? Io esisto veramente?”. Lui mi rispondeva solo così: “Poi vediamo, ora non so”». Ha inoltre raccontato che il primo giorno sul set, Lynch ha mandato via tutti, rimanendo da solo con l’attore: «Siamo entrati nella casa dove stavamo girando, quella in cui io trovo mia moglie con il ragazzo interpretato da Billy Ray Cyrus [sì, era lui, ndr]. Pensavo mi spiegasse qualcosa, e invece niente. Ho iniziato a fargli altre domande e lui candidamente mi disse: “Sai, non lo so amico. Ma scopriamolo insieme”. Il fatto è che non è che fosse evasivo. Lui davvero non lo sapeva. Come se la sceneggiatura fosse stata tutto un divenire. Recitare con lui è come essere su una scala mobile verso le nuvole, non sai mai dove scenderai, sai solo che c’è questo uomo stranissimo e quasi mistico che ne sa meno di te». Cinque anni dopo avrebbe lavorato nuovamente con il regista per Inland Empire, senza capire niente neppure lì.

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