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Il designer delle T-shirt più amate dalle celebrity è un bambino di 11 anni Si chiama Dylan e tra i suoi clienti può già vantare Elle Fanning, Michelle Pfeiffer, Pharrell, Jamie Lee Curtis e Pierpaolo Piccioli.
Uno dei massimi esperti di Caravaggio del mondo dice di aver finalmente trovato il suo primo dipinto Secondo Gianni Papi, "Ragazzo che monda un frutto" è l'opera prima dell'artista: ci sarebbe un dettaglio che lo conferma oltre ogni ragionevole dubbio.
Chi sono i cinque finalisti che si contenderanno il Premio Strega 2025 Dai voti ricevuti Bajani si conferma il favorito: giovedì 3 luglio scopriremo chi ha vinto.
Pur di non sembrare pigri, i disoccupati cinesi pagano dei finti uffici in cui vanno a fingere di lavorare Ci sono anche dei finti capi che assegnano finte mansioni, e talvolta capitano finti litigi e finti scioperi.
Il governo francese ha fatto arrabbiare Pornhub quindi Pornhub ha tolto il porno ai francesi Piattaforme inaccessibili fino a quando il governo non ritirerà una legge sulla verifica dell'età degli utenti.
È morto lo scrittore Edmund White, pioniere della letteratura gay e della libertà sessuale Romanziere, biografo, vincitore di un Pulitzer e autore di cinque memoir, nel 1977 scrisse anche il pionieristico manuale sessuale "The Joy of Gay Sex".

Anche Denis Villeneuve ha scritto un articolo per criticare la Warner Bros.

14 Dicembre 2020

Nei primi giorni che hanno seguito gli attacchi di Christopher Nolan alla Warner Bros. per la decisione della casa di distribuire i più attesi film del 2021 anche in streaming (almeno negli Stati Uniti), si erano ipotizzate reazioni simili da parte degli altri registi coinvolti, come Denis Villeneuve, il cui Dune, rimandato innumerevoli volte, fa parte della lista dei grandi blockbuster che verranno trasmessi anche su HBO Max. Proprio Villeneuve ha scritto un articolo per Variety che è una lunga presa di posizione nei confronti della Warner Bros, colpevole di aver «probabilmente già ucciso Dune», secondo il regista il suo miglior film di sempre.

Villeneuve ha scritto che secondo lui la società AT&T, che controlla Warner Bros., ha mostrato di non avere «nessun amore per il cinema, e nemmeno per i suoi spettatori», ma di pensare unicamente «alla sua sopravvivenza in borsa», a costo di sacrificare i film del 2021 pur di salvare Hbo Max, un servizio di streaming che fino a questo momento negli Usa è stato un fallimento (lo stesso Nolan lo aveva definito «il peggior servizio di sempre»). Villeneuve ha aggiunto che i servizi di streaming «sono una forza positiva e potente nell’ecosistema cinematografico e televisivo», spiegando però sia bene che gli spettatori sappiano che «lo streaming da solo non può sostenere l’industria cinematografica così come la conoscevamo prima del Covid-19». Così facendo il suo stesso Dune non otterrà mai buoni risultati economici, ha scritto, «anche perché alla fine trionferà la pirateria».

Sostenitore dell’esperienza in sala, come Nolan, Villeneuve ha spiegato che Dune in particolare è un film pensato per il cinema e che avrebbe preferito venisse distribuito solo in sala nell’ottobre 2021, come era stato anticipatamente annunciato. «Credo fermamente che il futuro del cinema sarà sul grande schermo. Sin dall’alba dei tempi, gli esseri umani hanno mostrato di avere profondamente bisogno di esperienze di narrazione comune», ha concluso: «Il cinema sul grande schermo è più di un business, è una forma d’arte che unisce le persone, celebra l’umanità, aumenta la nostra empatia reciproca: è una delle ultime esperienze artistiche collettive che “condividiamo” come esseri umani».

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