Hype ↓
17:47 mercoledì 20 agosto 2025
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui sono iscritti 32 mila uomini, è aperto da 6 anni.
In Lituana gli studenti delle elementari e delle medie impareranno a pilotare droni per essere pronti in caso di invasione russa Agli studenti verrà insegnato a costruire e pilotare droni per aumentare il potenziale difensivo in vista di un potenziale attacco russo.
Tarantino ha detto di aver cancellato The Movie Critic quando si è accorto che il critico cinematografico è il mestiere più noioso del mondo «Nessuno vuole vedere un film su un critico cinematografico», ha spiegato, ospite del podcast The Church of Tarantino.
Associated Press non pubblicherà più recensioni letterarie perché a leggerle sono rimasti in pochissimi E a organizzarle, programmarle, scriverle ed editarle ci vuole invece molto tempo e molta fatica, ha spiegato l'azienda.
Il completo, che forse non è un completo, indossato da Zelensky nell’incontro con Trump ha causato un enorme litigio tra gli scommettitori online Milioni scommessi sul fatto che Zelensky avrebbe o non avrebbe indossato un completo. E ora una accesissima discussione attorno alla domanda: ma è un completo, quello?

A Venezia 2020 c’è il film diretto da uno dei sopravvissuti al Bataclan

08 Settembre 2020

Si chiama Zanka Contact ed è il film di debutto di Ismaël el Iraki, regista marocchino che ha studiato presso la prestigiosa scuola di cinema La Fémis a Parigi, già autore di due corti molto apprezzati dalla critica, Carcasse (2007) e H’rash (2008). Come ha raccontato al Guardian, el Iraki è uno dei sopravvissuti alla strage del Bataclan del 13 novembre 2015, quando un gruppo di terroristi dello Stato Islamico irruppero durante il concerto degli Eagles of Death Metal uccidendo 143 persone e ferendone migliaia. Zanka Contact racconta la storia d’amore tra Larsen, ex musicista rock, e Rajae, amazzone cresciuta in un quartiere difficile di Casablanca, dove il film è ambientato. I due protagonisti hanno in comune un trauma taciuto, ma la musica può significare per entrambi la salvezza: l’unica speranza per il loro amore è infatti andarsene da una città così spietata e sfuggire così alla malavita marocchina, «con il suo serraglio di poliziotti sadici, serpenti velenosi, concerti metal e contemporanee Calamity Jane, con tanto di fucile?», come si legge nella sinossi.

«In un certo senso vivo ancora perseguitato da fantasmi», ha raccontato il regista, che dall’attentato è riuscito a salvarsi grazie all’eroismo di uno degli addetti alla sicurezza, che ha continuato a entrare e uscire dalla sala per mettere al sicuro le persone mentre i killer sparavano. «Una delle cose che ho scoperto dopo aver vissuto quell’esperienza è che il disturbo da stress post traumatico è una malattia infettiva che ti viene data da coloro che hanno esercitato violenza su di te», ha continuato el Iraki, che ha anche specificato che all’inizio Zanka Contact avrebbe dovuto parlare di un uomo che assiste a un attentato terroristico. Poi però si è reso conto che quella trama «Era troppo vicina all’attualità», e di voler evitare di raccontare un’altra storia incentrata sulla violenza. Per questo motivo ha scelto di scrivere una favola simbolica sul recupero da un trauma: «È ancora lì. Sei fottuto per tutta la vita ma puoi imparare a conviverci. Al centro del film c’è questa coppia che ha vissuto dei traumi che si intersecano e che cerca di capire come possono aiutarsi a vicenda». Così la violenza del Bataclan resta sullo sfondo: «La cosa principale per me era non perdere mai il mio amore per la musica a causa di quell’episodio», ha concluso il regista.

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.