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Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.
A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.
È uscito il trailer di Portobello, la serie tv sul caso Tortora e la prima produzione italiana di Hbo Diretta da Marco Bellocchio e con protagonista Fabrizio Gifuni, è già uno dei titoli italiani più attesi del 2026.
Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.
Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.

Ritorno a scuola?

In attesa del 14 settembre, quando riapriranno le scuole in molte regioni d'Italia, uno sguardo a cosa succede nel mondo e alle questioni aperte sul ritorno tra i banchi.

di Studio
05 Settembre 2020

La scuola è stata sin da subito uno dei nodi più difficili da sciogliere in vista della ripartenza. Su Studio ce lo chiedevamo già ad aprile, quando era chiaro che il governo non aveva un piano per far tornare bambini e ragazzi tra i banchi e le scuole d’Italia improvvisavano, in molti casi, la didattica online, complicando la quarantena e la vita quotidiana delle famiglie. Sono passati quattro mesi, e dopo un’estate trascorsa a discutere di banchi monoposto, mascherine in classe e test agli insegnanti, la data del 14 settembre è sempre più vicina.

I contagi hanno ripreso a salire dalla prima settimana di agosto, ma molti esperti – come l’epidemiologo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – sono piuttosto convinti che ciò non pregiudicherà il nuovo anno scolastico, mentre nelle scuole si fa quel che si può per attrezzarsi (a Roma una preside ha fatto tagliare in due i vecchi banchi per supplire alla mancanza di quelli nuovi). L’esperienza degli altri Paesi ci insegna che con la riapertura delle scuole è inevitabile l’insorgere di nuovi focolai – ne è un esempio la Francia, che ha appena chiuso 22 strutture –, ma anche che la via per contenere e gestire la situazione c’è. Abbiamo raccolto alcuni articoli che analizzano le questioni aperte della scuola italiana e raccontano come hanno fatto Cina, Germania, Francia e Messico tra gli altri a riportare gli studenti in classe.

Remuzzi: «Ecco perché la fase epidemica in Italia è sostanzialmente finita»Corriere della sera
A cercare di fugare i dubbi sulla possibilità di riaprire le scuole in sicurezza, è il professore e medico Giuseppe Remuzzi, che al Corriere della Sera ha spiegato: «La fase epidemica in Italia è sostanzialmente finita, siamo entrati nella fase della sorveglianza». Il fatto di aver trovato ancora nuovi positivi risiederebbe pertanto nella «ricerca che stiamo facendo. Più ne cerchiamo, più ne troviamo. Mi sembra normale. Il numero dei positivi non è una voce alla quale guardare con paura», ha continuato. L’esperto ha invitato quindi ha porre fine agli allarmismi dovuti all’aumento dei contagi registrato in queste settimane. 

Dilemmi morali  | Gli effetti positivi della riapertura delle scuole superano i rischi, ma non in ItaliaLinkiesta
In questo articolo si analizzano gli effetti della riapertura delle scuole sulle diverse categorie di persone, in particolare sui bambini che vengono dalle famiglie meno abbienti e meno istruite, «sono i primi vincitori, perché non sono penalizzati dalla mancanza di strumenti a disposizione per studiare a casa e da un ambiente culturalmente limitato», e poi «i bambini che vengono dalle famiglie più abbienti, i secondi vincitori, perché socializzano. Le loro famiglie e il personale scolastico sono gli sconfitti potenziali, perché corrono un rischio maggiore dei bambini a causa della natura del virus, che colpisce le persone meno giovani».

Countries in Europe Are Showing How Schools Can ReopenTime
In alcuni Paesi d’Europa, dove gli studenti sono tornati a scuola, le classi stanno sperimentando nuove strategie di insegnamento che proteggano gli alunni dalle infezioni assicurandosi al contempo che ricevano un’istruzione di qualità. Il Time ha raccontato gli ostacoli che tre di questi Paesi, Germania, Scozia e Norvegia, stanno affrontando lungo il percorso di riapertura. In Germania, per esempio, dopo i primi giorni di apertura sono stati segnalati i primi casi di contagio, e per evitare che il cluster potesse ulteriormente allargarsi, alcuni istituti hanno deciso di chiudere nuovamente e attivare modalità di didattica a distanza.

Students go back to school as China says coronavirus is under controlSouth China Morning Post
In questo reportage, che comprende le voci di diverse persone coinvolte in prima persona – studenti, professori, direttori, ecc. – la giornalista Alice Yan racconta la situazione delle scuole in Cina. La settimana scorsa le autorità hanno dichiarato che la pandemia è sotto controllo e il 1 settembre le strutture di tutto il paese, dagli asili alle università, hanno iniziato una riapertura scaglionata, che andrà avanti fino a inizio ottobre. Gli unici a non poter tornare fisicamente in classe saranno gli studenti della Regione Autonoma del Xinjiang Uygur, dove recentemente sono stati scoperti alcuni casi: per loro, il nuovo anno accademico inizierà online.

Schools Briefing: The State of Play for K-12New York Times
E le scuole americane? In questa mappa, alcuni giornalisti del New York Times hanno esaminato quali contee degli Stati Uniti potrebbero essere in grado di aprire in sicurezza scuole elementari e medie, analizzando i luoghi in cui il virus è e non è sotto controllo. Secondo la loro analisi, le aree in rosso non dovrebbero riaprire gli istituti, quelle in arancione e in giallo possono dovrebbero farlo parzialmente e quelle in verde sarebbero invece pronte a riaprire con alcune condizioni, come evitare attività ad alto rischio, indossare mascherine e mantenere il distanziamento sociale.

Rentrée scolaire : l’école confrontée au risque d’explosion des inégalitésLe Monde
Quanto accaduto nei mesi scorsi potrebbe aver generato nuove disuguaglianze che la riapertura della scuola potrebbe adesso esacerbare. Lo spiega Le Monde, aggiungendo che una delle sfide principali degli istituti sarà ora quella di valutare e ridurre le disuguaglianze causate dalla crisi sanitaria, tra famiglie che non avevano accesso a particolari tecnologie, che non sono riuscite a stare dietro ai figli, e che magari hanno attraversato momenti difficili durante il lockdown. 

In pictures: Mexico school classes resume on TVBbc News
Con il più alto tasso di vittime per Coronvorus al mondo, il Messico ha deciso di non riaprire le scuole. Ma nonostante questo l’anno scolastico è ricominciato, in casa, e poiché molte famiglie messicane non hanno accesso a Internet, le lezioni vengono trasmesse in televisione. La Bbc ha raccolto una serie di fotografie che raccontano quanto sta accadendo nelle abitazioni.

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