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17:48 mercoledì 20 agosto 2025
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui sono iscritti 32 mila uomini, è aperto da 6 anni.
In Lituana gli studenti delle elementari e delle medie impareranno a pilotare droni per essere pronti in caso di invasione russa Agli studenti verrà insegnato a costruire e pilotare droni per aumentare il potenziale difensivo in vista di un potenziale attacco russo.
Tarantino ha detto di aver cancellato The Movie Critic quando si è accorto che il critico cinematografico è il mestiere più noioso del mondo «Nessuno vuole vedere un film su un critico cinematografico», ha spiegato, ospite del podcast The Church of Tarantino.
Associated Press non pubblicherà più recensioni letterarie perché a leggerle sono rimasti in pochissimi E a organizzarle, programmarle, scriverle ed editarle ci vuole invece molto tempo e molta fatica, ha spiegato l'azienda.
Il completo, che forse non è un completo, indossato da Zelensky nell’incontro con Trump ha causato un enorme litigio tra gli scommettitori online Milioni scommessi sul fatto che Zelensky avrebbe o non avrebbe indossato un completo. E ora una accesissima discussione attorno alla domanda: ma è un completo, quello?

Tutti i film al Festival di Venezia che dobbiamo tenere d’occhio

28 Agosto 2020

C’è anche Luca Guadagnino con il documentario sulla vita di Salvatore Ferragmano, Salvatore: shoemaker of dreams, tra i titoli che secondo Indiewire dovremmo tenere d’occhio in vista della prossima Mostra del Cinema di Venezia (dal 2 settembre al 12 settembre). Proprio nell’anno di film rimandati, posticipati, nonostante le scalette di numerosi festival come quello di Toronto siano state ridotte, sono numerose le attese, molte delle quali fuori concorso.

Oltre a Mainstream di Gia Coppola (la nipote di Sofia Coppola), già nota per aver realizzato nel 2014 quello che è stato definito uno dei migliori affreschi della gioventù americana di questo secolo, Palo Alto, ci sono City Hall, documentario di Frederick Wiseman sul ruolo del governo nel definire l’identità di una città, e Miss Marx dell’italiana Susanna Nicchiarelli (qui il trailer): un dramma basato sulla vita della figlia di Karl Marx, Eleanor Marx, non legato alle biografie tradizionali ma affidato a un uso «ironico della musica contemporanea e a un’estetica minimalista per l’abbigliamento e l’arredamento», come aveva commentato la regista.

Dal primo teaser di New Order del regista messicano Michel Franco, si percepisce l’atmosfera di inquietudine che caratterizza l’intero film, un dramma distopico raccontato attraverso gli occhi di una sposa benestante, e del personale di servizio che trama contro la sua famiglia. Grande attenzione merita anche One Night in Miami, ambientato il 25 febbraio 1964 all’indomani della sconfitta di Sonny Liston da parte di Cassius Clay per il titolo di campione mondiale di boxe di pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Pieces of a Woman dell’ungherese Kornél Mundruczó con Shia LaBeouf, si concentra su un lutto familiare e su ciò che ne consegue, mentre Saint Narcisse esplora il feticismo dei gemelli diventato un punto fermo della pornografia gay.

C’è poi Tragic Jungle ambientato nel 1920 al confine tra Messico e Belize sull’incontro di un gruppo di messicani con un essere leggendario che si nasconde nel cuore della giungla; Nomadland di Chloé Zao che vede la partecipazione di veri nomadi insieme a Frances McDormand (e per molti già un probabile candidato agli Oscar 2021); infine Notturno di Gianfranco Rosi, Leone d’Oro nel 2013 con Sacro Gra, sulle zone del Medio Oriente martoriate dalla guerra.

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